La designer racconta – a Focus On – il suo lavoro, il suo straordinario percorso e l’ispirazione dalla quale nascono le sue bellissime borse diventate un autentico must.

Talento. Tenacia. Ma anche forza, impatto visivo, presenza e amore – un grande amore – per il lavoro e la pelletteria. Questo – a colpo d’occhio – mi ha trasmesso il lavoro di Elena Ghisellini.

Nata a Genova, formatasi all’Istituto Europeo di Design, un trascorso professionale con Trussardi e Ferragamo, questa donna è davvero una forza che racchiude assieme : passione, determinazione, sensibilità, uno straordinario occhio imprenditoriale e – ne sono fermamente convinto – una buona dose di ironia, un carattere socievole e quella voglia di “have fun” e anche di tanta normalità come quando mi dice: “Il massimo del divertimento è condividere il tempo con gli amici, organizzare feste, viaggi, gustare insieme dell’ottimo cibo”.

E quello che c’è da sottolineare è che le sue bellissime borse e accessori sono un autentico must. Negli ultimi tre anni la sua azienda, il suo marchio, è cresciuto e i risultati si sono visti. Le vendite, dagli ultimi dati, sono aumentate del 55% così come l’offerta si è allargata con una collezione di gioielli e l’attenzione speciale del brand è rivolta anche al mercato americano, asiatico e medio orientale. Ho incontrato Elena Ghisellini questa settimana per Focus On.

La sua passione per la pelle. Elena ci racconta come ha iniziato il suo percorso? L’interesse per la creazione di oggetti femminili, che divertano ed esaltino la personalità di chi li indossa, è sempre stata una mia passione. Ammaliare, sedurre. Da ragazzina non facevo altro che sfogliare giornali e libri di moda, ispirandomi e aggiornandomi, mentre le mie amiche andavano fuori a divertirsi. Quando ho visto in una vetrina una mantella di pelle di Trussardi, ho iniziato a sognare: ecco il materiale perfetto, malleabile, vero, primordiale, elegante, ricco. Mi è venuta voglia di indossarla, di toccarla. Il suo colore cuoio/ambra era perfetto.

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Può secondo lei l’accessorio, in questo caso la borsa, nel guardaroba di una donna essere talmente forte e originale da far dimenticare a volte – e parlo per chi la guarda questa donna – il resto dell’intero look che indossa? Quando creo una borsa la disegno sempre su un corpo, come parte di esso, per creare un’attitudine naturale. La borsa deve avere personalità e mai schiacciare o penalizzare il resto del look. Ci deve essere sempre un giusto balance. A ognuno la propria borsa. Ogni pezzo deve essere progettato per creare movimenti naturali e cool.

Quali sono le donne alle quali lei pensa quando realizza le sue borse? Che tipo di donna sceglie una sua borsa? Prima di tutto penso a me stessa perché sono incontentabile. Ogni mia creazione deve sempre avere un dettaglio inaspettato, deve soddisfare le mie esigenze pratiche ed estetiche ed essere contemporanea, senza nostalgie. Le sfaccettature del carattere femminile sono molteplici. I contrasti creano fascino. Donne che hanno aspetti apparentemente contrapposti della personalità risultano cariche di fascino. Donne di talento come Meryl Streep, Charlize Theron, Frida Kahlo, Marina Ambramovic, Bjork. Poi donne sconosciute ai più ma che sono dei portenti di forza, coraggio e femminilità.

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Da dove nasce l’ispirazione per le sue collezioni? Nasce sempre dalla voglia inarrestabile e incontenibile di creare cose nuove, una forza vitale di rinnovare, stupire prima di tutto me stessa. Un bisogno costante di divertimento, di creare oggetti super cool, che emozionano. Il pensiero è sempre rivolto a chi usa questi oggetti, per soddisfare pienamente e appagare tutti i sensi. In modo da avere la sensazione di aver acquistato l’oggetto più bello, più giusto, più nuovo, un’icona che conferisce status.

Che importanza hanno secondo lei l’ironia, la seduzione e la personalità in una donna e perché no anche in una borsa? Personalità, seduzione, ironia, tutti elementi per me vitali, una vera filosofia di vita per rapportarsi al mondo, per vincere, per sentirsi sempre giovani. Per non fare mai assopire l’interesse. Elementi che desidero siano sempre parte innovativa nelle mie creazioni.

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Ci racconta la sua collezione per la Primavera-Estate 2015? Ispirata alla diversità, ai contrasti sapientemente dosati per creare un unico armonico. Comunicare con i colori, come una terapia per l’eleganza, la gioia di vivere, il rinnovarsi.

Invece in quale direzione sta andando Elena Ghisellini? Quali sono le novità del brand dal punto di vista più corporate (aperture di negozi, nuovi mercati, licenze)? L’azienda negli ultimi tre anni si è sviluppata completando un team di grandi professionisti che lavorano armonicamente insieme. Questo è un valore immenso che si ottiene con tanto lavoro e passione. I risultati si sono visti immediatamente con una crescita delle vendite del 55%. Nel futuro vedo Elena Ghisellini sempre più come un brand internazionale, un punto di riferimento tra gli accessori innovativi di lusso. Abbiamo già allargato l’offerta con una collezione di gioielli, e per il futuro, mi piacerebbe lavorare su una collezione di pelletteria uomo. Stiamo dedicando un’attenzione speciale al mercato americano, asiatico e medio orientale. Focus particolare è dedicato anche alla comunicazione del marchio, affinché venga percepito come un brand italiano dal design innovativo, sinonimo di lusso ed eccellenza.

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Vedremo presto anche una collezione uomo? Si, certo. Come ho accennato prima, pochi pezzi ma significativi.

Come si rilassa Elena Ghisellini quando non lavora? Che cosa le piace fare? Il massimo del divertimento è condividere il tempo con gli amici, organizzare feste, viaggi, gustare insieme dell’ottimo cibo. Poi la mia grande passione: lo sci sull’acqua, sulla neve, sulla sabbia. E ancora la musica, per darmi il ritmo e l’ispirazione.