La sfilata Autunno-Inverno 2015 Uomo di Pringle of Scotland è stato il primo degli eventi in calendario per celebrare i 200 anni del brand. Iniziando con la produzione di calze e di maglieria intima, Pringle of Scotland si è trasformato in uno dei più grandi produttori di maglieria di lusso del mondo, attraverso le collezioni di Massimo Nicosia, rompendo le regole tra maglieria e lana, facendo diventare il marchio un vero e proprio brand di capi da “esterno”. | LE IMMAGINI DELLA SFILATA

Una vera rappresentazione dei simboli e dei tratti distintivi del brand è la collezione, che viene caratterizzata dall’argyle, dai tartan patterns, dai check principe di Galles e dalla maglieria scozzese lavorata a mano. Viene riscoperta l’evoluzione della maglieria come outwear grazie alla collezione, che esplora l’heritage del brand, caratterizzato dai viaggi di Massimo Nicosia, che hanno come meta finale la Scozia.

Pringle of Scotland AW 2015 Menswear_HR_Look_04

Traggono ispirazione dalla tappezzeria e dagli elementi di interior, gli elementi della Prestonfield House di Edinburgo come la fantasia occhio di pernice e le giacche realizzate in jacquard. Le lavorazioni a maglia vengono estremizzate da profondità e texture accentuate dall’utilizzo della lucentezza contrapposta all’opaco. Vi sono effetti embossed nei maglioni in misto cashmere e seta e nelle biker jackets, mentre il soprabito tradizionale è caratterizzato da dettagli grafici realizzati in pelle.

L’iconico cappotto tartan viene realizzato in esclusiva nel luogo di origine di Pringle of Scotland, Hawick. Vengono utilizzate ancora le stampe 3D, che vengono lavorate in maniera sempre più tecnica, attraverso gli intrecci realizzati con il cashmere.

Pringle of Scotland AW 2015 Menswear_HR_Look_17

La palette di colori della nuova collezione è composta da tonalità nere, blu petrolio, prugna, ardesia e moca, caratterizzate da spruzzi di bianco ottico e grigio, capaci di evidenziare l’utilizzo della stampa digitale e di modernizzare le prime stampe Pringle of Scotland degli anni ’60, attraverso l’utilizzo dei Pixel.