Ciao Chiara, in tantissimi stanno seguendo la tua rubrica “Sotto il Cielo di Milano” sul nostro magazine. Vuoi parlarci un po’ di te? Ma è vero che non hai origini milanesi? Ebbene sì, non sono milanese… sono di Tortona, una cittadina in provincia di Alessandria, a soli 67 km da Milano. Tortona, in realtà, è più lombarda che piemontese, vista la vicinanza con Pavia e Milano, e sente gli influssi soprattutto di quest’ultima città. Io, di sicuro, ne ho “risentito” molto, dato che ho sempre desiderato vivere qui. L’ho sempre frequentata, anche da bambina, grazie al lavoro di mio padre e all’amore di entrambi i miei genitori per questa città!

Perchè hai deciso di dedicare una rubrica a Milano? Cosa significa per te questa città? Ho deciso di dedicare una rubrica a Milano, perchè per me è una città bellissima, che ti offre tantissimo: l’importante è imparare a conoscerla e a viverla. Vorrei che tutti imparassero ad apprezzarla; anche i suoi lati meno positivi (per me non esiste nulla di negativo a Milano!) mi piace sia il traffico che la confusione: mi mettono energia. Ho imparato anche ad usare i mezzi pubblici, che prima non sopportavo più di tanto: tutti i giorni scambio due chiacchiere con qualcuno di diverso e lo trovo molto divertente! Sotto il cielo di Milano vuole essere un inno a questa città e un esortazione a chi non la ama particolarmente e a chi non la conosce, a scoprire ogni suo angolo. Milano mi ha dato tanto e continua a darmi tantissimo!

Tiziano Ferro con Maria Chiara Arona al party di

Tiziano Ferro con Maria Chiara Arona al party di “Sotto il Cielo di Milano”

Ci stiamo avvicinando sempre di più all’expo del 2015. Milano sarà al centro del mondo. Secondo te, da donna che si occupa di comunicazione, cosa si deve fare per far entrare Milano nell’immaginario internazionale di metropoli al pari Londra, Madrid e Parigi? Sicuramente abbiamo molto da lavorare per raggiungere obiettivi, che probabilmente città come Parigi e Londra hanno già raggiunto. Milano è la città italiana più importante per il business e la più internazionale, quindi deve offrire servizi all’altezza e ci sta lavorando, come ad esempio l’ampliamento della rete metropolitana. Sia a livello pubblico che a livello privato, ognuno di noi si deve impegnare per preparare la nostra città a questo grande evento in modo dare un’immagine di Milano in particolare e dell’Italia in generale che veramente ritrae la vera anima del nostro Paese, fatta di creatività, ospitalità e voglia di emergere. Sicuramente sarà un’occasione per riportarci in alto e non dobbiamo farcela scappare. Il Comune dovrebbe, secondo me, investire in una campagna di comunicazione si verso l’esterno, ma anche verso l’interno, verso le persone che vivono e lavorano a Milano per far capire che Milano siamo noi e siamo noi a dover amare questa città in modo da farla amare anche agli altri.

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