Naomi: così famosa da essere chiamata semplicemente per nome, simbolo di bellezza ed eleganza, ma anche di impegno sociale, prima modella di colore ad apparire sulle copertine delle edizioni di Vogue in tutto il mondo, nel corso di una carriera ventennale ha dimostrato come sia possibile abbattere qualsiasi stereotipo. Vogue.it ospita una video-intervista esclusiva, girata a Cannes in occasione dell’evento di charity Fashion for Relief, che ha raccolto fondi a favore delle vittime del sisma in Giappone.

La top model si racconta ripercorrendo le tappe della sua lunga e sfolgorante carriera. Esordiente, a soli 15 anni sulla copertina di Elle, è comparsa sulle più importanti riviste patinate, ritratta dai maghi della fotografia di moda – tra gli altri, Peter Lindbergh, Mario Testino, Paolo Roversi, Ellen Von Unwerth e Steven Meisel (“L’ho conosciuto quando avevo 16 anni e siamo ancora molto vicini”) – che ne hanno fatto un’icona.

La cosa più importante per me è avere fiducia nei fotografi con cui lavoro, fiducia nel fatto che mi trasformeranno in qualcun’altra”. La magia della trasformazione è ciò che ama di più del suo lavoro, oltre a ciò che rende possibile la trasformazione, ovvero i vestiti e chi li ha creati. “Custodisco come un tesoro il ricordo di Alexander McQueen, John Galliano, Marc Jacobs. La cosa che amo di più è che io ero lì all’inizio delle loro carriere; ero lì, vivevo con loro mentre crescevano professionalmente. È stato bellissimo farne parte”.

A proposito del proprio guardaroba, che definisce “notevole“, spiega di non essersi mai separata da quanto ha ricevuto a partire dal 1986: “Ho raccolto e conservato tutto quello che i designer con cui ho lavorato mi hanno regalato, che è molto”.

Tutti conoscono il suo lato pubblico – le copertine e i servizi sui giornali, le apparizioni sui red carpet e sulle passerelle – ma esiste anche una Naomi che tiene molto alla propria privacy: “Non ho un profilo su Facebook e nemmeno su Twitter. Per me, è necessaria una linea di separazione, voglio avere privacy nella mia vita personale”.

Rivela di portare sempre con se un cristallo nero di tormalina e di avere ancora molti sogni da realizzare, un obiettivo che, con la sua determinazione e il suo talento, non mancherà di raggiungere.