A cura di Elise Lefort

Gwenaël Nicolas

Il mese di aprile è stato caratterizzato a Milano da uno degli eventi più attesi dell’anno e seguito da migliaia di persone, milanesi, italiani, ma anche del mondo intero: La settimana del design.
Quest’anno, la settimana dedicata al design  stata piuttosto caotica e caratterizzata da una via Tortona piuttosto impraticabile. Una folla incredibile e più di mezz’ora per attraversare il piccolo ponte che lega via Tortona alla stazione di Porta Genova.

Ma chi ama il design sa che l’essenza di questa settimana si trova proprio lì, tra spazi incredibili e moderni, showroom di moda, nelle gallerie o direttamente per strada. E quest’anno ancora, non si è stati delusi.  Stupefacente, il Swarovski Crystal Palace, al numero 32 di via Tortona.

Tokujin Yoshioka

Un paradiso scintillante e meraviglioso, che appena si entra, cattura ogni senso, stregandolo.
La luce al servizio degli occhi. Avrei sfidato chiunque ad entrare ed uscire senza rimanere meravigliato ed abbagliato.  All’interno dello Swarovski Crystal Palace, le opeere di cinque designers internazionali hanno reinterpretato alla loro maniera, la filosofia glamour e raffinata di Swarovski attraverso prodotti di design. Cinque designer dei 4 angoli del mondo: Tokujin Yoshioka da Tokyo, Gwenaël Nicolas, nato in Francia e stabilitosi a Tokyo, l’architetto belga Vincent van Duysen, il designer di illuminazione per l’architettura olandese Rogier van der Heide e Yves Béhar, nato in Svizzera e ora residente a San Francisco, hanno creato opere sorprendenti.

Una mostra strepitosa e da sogno, curata da Jules Wright, fondatrice di “The Wapping Project”.
Cinque stanze ispirate a famosi Palazzi, opere architetturali di rinomo come Versailles e la sua Sala degli Specchi, al Giappone e la sua filosofia zen o ancora il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo.

STELLAR – Tokujin Yoshioka
La prima stanza della mostra e’ dedicata al progetto di Tokujin Yoshioka. Per Swarovski Crystal Palace Tokujin Yoshioka ha creato un’opera che consiste in un grande globo di 1 metro di diametro, incastonato con cristalli Swarovski e illuminato dall’interno con luci LED.  A questo si abbina un altro globo sospeso in una grande vasca, sul quale i cristalli crescono in modo spontaneo. Il progetto è l’evoluzione di un’opera realizzata da Yoshioka nel 2007 e intitolata “VENUS – Natural crystal chair”, dove la sedia (proprio come Venere) emergeva dalle acque mentre i cristalli crescevano in modo naturale sulla sua struttura.
“Non mi interessava disegnare un’ altra scultura di cristallo, ma piuttosto creare una stella che brilli nel cuore dello spettatore,” spiega Yoshioka. Il suo intento era di  “lasciare al caso  il fattore bellezza. Tecnicamente è stato molto difficile, perché l’aspetto imprevedibile della natura doveva essere controllato accuratamente dall’uomo”.