Dopo la prematura morte a soli 48 anni del celeberrimo artigiano Stefano Bemer, produttore di scarpe di lusso e su misura amate dalle star di Hollywood e l’inaspettata e sfortunata perdita dell’anima creativa del brand Jacob Cohen, Nicola Bardelle, in un incidente a Saint Tropez lo scorso 4 agosto, anche l’eccentrica e visionaria Anna Piaggi saluta tutti alla veneranda età di 81 anni, dopo aver trascorso una vita al servizio della moda.

Giornalista e scrittrice inventò e sperimentò la moda su stessa dando man forte a personalità del mondo della moda oggi divenute di grande spicco: da Franca Sozzani, che la ricorda in un articolo pubblicato su Vanity Fair del (28 agosto 2012), a Manolo Blahnik che la definisce “una stella polare e una grande amica” fino a Karl Lagerfeld, il suo amico Karl, che le dedicò nel 1986 un libro intitolato “Anna-cronique“.

Era una donna che dettava stile attraverso l’accurata scelta delle sue mise, era “la poetessa degli abiti” come dichiarò l’amico fotografo Bill Cunningham, “l’unica italiana che valga la pena fotografare alle sfilate“.

La sua morte segnerà nel profondo il mondo dell’editoria, era l’ispirazione e l’aspirazione, il vintage e il moderno, il contemporaneo e il futuro ancora inesplorato. Eccentrica, scherzosa, colorata era colei che “inventa(va) la moda. Nel vestirsi fa(ceva) automaticamente quello che noi faremo domani” (Karl Lagerfeld). E.M.