Un piccolo laboratorio artigianale nato nel cuore dell’entroterra siciliano, oggi riconosciuto a livello internazionale per l’eccellenza delle sue creazioni in ceramica.

Antonio e Giuseppe Bevilacqua, guidati sin dall’inizio dalla visione artistica della madre, raccontano l’evoluzione di Ceramica Bevilacqua: dalla prima vetrina online al successo internazionale, passando per collaborazioni con brand come Dolce & Gabbana e Maliparmì.

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Un dialogo autentico, fatto di passione, sacrifici e sguardi sempre rivolti al futuro.

Com’è nata l’azienda Ceramica Bevilacqua? L’azienda è nata da un’idea condivisa tra me e mio fratello, ma tutto è partito da nostra madre. Lei è una professoressa d’arte e ha iniziato questa attività nel 1997. Poi, pian piano, l’abbiamo presa in mano noi. Dal 2020 abbiamo creato il sito internet, una rete di rappresentanza, un catalogo e un prodotto definito. Da lì abbiamo cominciato a muoverci nel mondo della ceramica.

bevilacqua ceramiche intervista fashiontimes (3)

Quindi è un’azienda giovane, ma con radici solide. Esatto. Anche se il progetto attuale è recente, alle spalle ci sono anni di sperimentazione. Io ho studiato giurisprudenza, mio fratello biologia. Entrambi abbiamo frequentato il liceo scientifico. Nessuno dei due veniva da un percorso artistico, ma ci siamo innamorati della ceramica e di ciò che ti permette di trasmettere, unendo tradizione e innovazione. Abbiamo fatto dieci anni di prove per conoscere i materiali, per imparare a rispettarli e usarli al meglio.

Quando avete lanciato il sito e strutturato l’azienda, immaginavate di arrivare dove siete oggi? No, assolutamente. È stato un percorso graduale, fatto di impegno e piccoli traguardi. Ogni anno aggiungiamo un tassello, una bandierina in più. È una crescita costante.

C’è stato un momento in cui avete capito che ce l’avreste fatta? Il riscontro positivo da parte delle persone ci ha dato fiducia. Ma un grande impulso è arrivato quando siamo stati selezionati da Dolce & Gabbana per una collaborazione. Sapere che un marchio così importante ha scelto noi per realizzare alcuni pezzi è stato un riconoscimento incredibile. Considera che veniamo da Campofranco, un piccolo paese dell’entroterra siciliano con duemila abitanti. La nostra visione, però, è sempre stata proiettata all’esterno: Milano, l’Europa, il mondo. Questo sguardo oltre ci ha aiutati tantissimo.

Come siete entrati in contatto con Dolce & Gabbana? Sono stati loro a contattarci, dopo aver visto un nostro lavoro realizzato per un locale a Taormina. Quel progetto ha attirato la loro attenzione e da lì è nata la collaborazione.

Oggi i vostri prodotti si possono acquistare online? Sì, abbiamo un sito e-commerce tramite il quale è possibile acquistare i nostri pezzi. Le spedizioni in Italia sono gratuite.

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C’è un pezzo a cui siete particolarmente legati? Sicuramente la pigna è iconica per la Sicilia. Ma in questo momento stiamo lavorando con particolare passione su vasi barocchi che richiamano la Sicilia e in particolare il barocco della Val di Noto. Ci rappresentano molto.

In Italia ormai siete conosciuti, ma come sta andando il mercato estero? Da due anni partecipiamo alla fiera Maison&Objet a Parigi, e stiamo ottenendo ottimi riscontri. Siamo già presenti negli Stati Uniti, in India, Germania e Belgio. Per un prodotto di nicchia come il nostro, il mercato estero è fondamentale.

Vi sentite orgogliosi di portare avanti l’intuizione di vostra madre? Assolutamente sì. Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto, dei sacrifici, delle ore infinite. Dietro quello che le persone vedono c’è un mondo invisibile di impegno quotidiano. Lavoriamo anche nei festivi e nei weekend, spesso sacrificando la famiglia. Ma oggi, essere qui a Milano, ci ripaga di tutto.

Oggi siete qui per una nuova collaborazione. Di cosa si tratta? Siamo ospiti da Maliparmì, con cui abbiamo iniziato una collaborazione l’anno scorso per l’allestimento delle vetrine. Quest’anno abbiamo legato questo progetto a una nuova iniziativa, insieme a Maliparmì e Clara Bona. Abbiamo rivestito le nostre lampade alcune delle stampe iconiche di Maliparmì, creando un prodotto unico che fonde il nostro lavoro con il loro universo estetico. Il tutto è stato possibile grazie all’intervento di Clara Bona.

Potete anticiparci qualcosa sui vostri progetti futuri? Stiamo lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti e idee, sempre in collaborazione con nuovi brand. Vogliamo essere sempre più presenti anche al Salone del Mobile, magari con più installazioni. L’idea è di continuare a crescere, evolverci e innovare.