Un film di Marie Amachoukeli-Barsacq. Con Louise Mauroy-Panzani, Ilça Moreno Zego, Abnara Gomes Varela, Fredy Gomes Tavares, Arnaud Rebotini.

Titolo originale “Ama Gloria”. Drammatico, durata 84 minuti – Francia 2023 – Wonder Pictures uscita giovedì 21 marzo 2024.

Il film inizia con le immagini di Cléo, una bambina francese di sei anni, che si trova dall’oculista per regolare le lenti degli occhiali. Con lei si trova la sua tata Gloria, proveniente dalla Repubblica di Capo Verde e che se ne prende cura dalla nascita facendole da madre.

l'estate di cléo film recensione trailer

A seguito della morte della propria madre, Gloria deve tornare a casa per prendersi cura dei suoi figli e del nipote in arrivo. Il distacco per la bambina e Gloria è veramente doloroso, allora il padre di Cléo  acconsente a mandarla dalla tata per l’estate. Le due si ritrovano e nonostante le difficoltà, l’affetto l’una per l’altra non viene scalfito.

Fin dalle prime immagini si vede quanto l’amore tra Gloria e Cléo sia profondo esattamente come quello tra una madre e una figlia.

La notizia della partenza obbligata di Gloria sconvolge entrambe, tanto da convincere il padre a mandare Cléo a Capo Verde. Qui la bambina si troverà in un ambiente completamente diverso dal suo, per usi, costumi, colori e percezioni e sarà per lei un momento di crescita e di autoaffermazione.

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All’interno del film sono inserite delle parti di animazione, a nostro parere, molto ben fatte e che mostrano momenti nei quali i personaggi sono costretti ad affrontare le loro paure più grandi fornendo informazioni per un quadro più completo e coinvolgente.

Un tema importante è la presenza dell’acqua, del mare come un pericoloso nemico, ma se dominato portatore di speranza, vita e rinascita.

Il film affronta il tema del distacco, a volte inevitabile, ma che come in questo caso porta ad affrontare nuove sfide nel tentativo di superare i propri limiti e le proprie paure. Forse non solo uno spunto riflessivo, ma anche un suggerimento per lo spettatore ad immedesimarsi nel personaggio di una bambina di sei anni e cambiare radicalmente il proprio punto di vista.