Nella prestigiosa cornice dell’ex chiesa di San Carpoforo, patrimonio delle Belle Arti di Brera, Francesca Liberatore mette in scena una sfilata che diventa pièce teatrale. Accompagnate dalle letture di Giuseppe Di Piazza, le modelle sfilano con look a tratti drammatici.

La designer romana gioca con contrasti, asimmetrie, a volte illusioni. Illusioni che diventano anche dettagli, stampe. Illusioni nelle linee spezzate, su giacche, maglie, abiti, robe meateau che si allacciano. Illusioni sui motivi trompe-l’oeil degli abiti che creano dettagli audaci.

Francesca_Liberatore

Una grande importanza è data ai capispalla, che diventano pumto forte del look e si fanno portavoce di uno stile intrigante con accenti noir.Nella collezione spiccano i trench, la maglieria con disegni jacquard, gli stivali.

A concludere la sfilata, la designer ha scelto di prendere per per mano alcune modelle ucraine e russe invitando il pubblico in sala ad osservare un lungo, commovente minuto di silenzio rispetto alla grave situazione attuale.