roberto rossellini

È un “approccio” sano, sereno intelligente quello che Roberto Rossellini trasmette nel corso della nostra chiacchierata. La chiacchierata con un ragazzo perbene nei modi, perbene nel moodperbene nelle parole e perbene in quel suo essere elegantemente informale, elegantemente internazionale ma con il cuore colmo di italianità e di quella cultura fatta di cinema, moda, famiglia, casa, affetto e calore: tutti segni molto molto molto italiani.

 

L’approccio sano quindi, quello che il nipote dell’attrice Ingrid Bergman e del regista Roberto Rossellini – padre del neorealismo e di capolavori tra i quali il film Roma Città Aperta  –  ha verso un mondo – la moda con i suoi annessi e connessi –  dove (parlando in generale), una stagione sei in linea con quello che gli stilisti vogliono da te e dopo (anche solo 6 mesi) puoi esserne fuori… nell’attesa che questo sistema fatto di corsi e ricorsi, colga di nuovo all’improvviso quel lato di te biondo, scuro, lentigginoso, rosso, muscoloso o efebico che ritorna ad essere l’ossessione dei trend.

 

Un mondo “tritacarne”  è vero, ma fatto di tough business e facile per chi avendo nel proprio animo valori,  principi e quel senso del distacco e dello stare coi piedi per terra lo vive con il giusto equilibrio perché dedito al vero valore delle cose.

 

E questi elementi ed insegnamenti speciali emergono in Roberto – che ha colto anche da una Mamma molto molto speciale l’attrice Isabella Rossellini una donna che è un’icona dello stile in tutto il mondo, l’essenza di quello chic senza ostentazione da lei poi traghettato anche nelle campagne beauty più importanti al mondo piuttosto che nel suo essere musa di riferimento dell’eleganza italiana.

 

Supermodello, Fotografo e ora Designeril suo marchio si chiama CTRL+ – Roberto Rossellini è il must del gentleman di oggi ovvero quello che ritorna alle tradizioni, a certi valori, a tutto ciò che è il più naturale possibile ma che rivolge – attraverso il suo giovane linguaggio – al domani.

 

L’ho incontrato questa settimana per Focus On.

 

Come si cresce in una famiglia dove ha respirato fin da piccolissimo, una creatività così spiccata e dove è presente una fortissima aurea di talento da quella di sua madre Isabella a quella – sempre presente – dei suoi nonni Roberto Rossellini e Ingrid Bergman?

Fin da bambino ho sempre avuto la consapevolezza di far parte di una famiglia creativa e meravigliosa. Mia mamma mi ha raccontato spesso delle storie e mi ha insegnato molto sulla nostra famiglia. Io sono cresciuto rispettandola e rispettando l’arte legata ad essa. A volte mi sono sentito di dover dimostrare di essere all’altezza del nome che porto è una forte pressione ma buona e sana.

 

Oggi ha intrapreso un percorso a tutto tondo come modello, designer e fotografo. Che cosa hanno – per lei – in comune queste professioni tra loro e da cosa ne è affascinato?

In realtà ho iniziato come fotografo, la moda è arrivata dopo. Mi iscrissi – iniziando a frequentare i corsi – a scuola di biologia marina perché amo l’oceano e gli animali che lo abitano. Poi però mi sono reso conto che avrei fatto molte più ore di laboratorio e avrei trascorso poco tempo sul campo che invece, era il posto dove avrei voluto essere. Decisi di continuare con la fotografia approfondendo gli studi in questo settore … così avrei potuto almeno fotografare l’oceano… Mi sarebbe piaciuto diventare un fotografo-videomaker subacqueo. Altra mia grande passione è sempre stato poi l’abbigliamento e la moda, così ho iniziato a disegnare senza pensare invece di poter diventare un modello. Ora che sto facendo entrambe le cose trovo che sia meraviglioso vedere come tutte le mie passioni si possano legare assieme. Adoro poi dedicarmi alla natura e sono attratto da come noi possiamo entrare in connessione con questa.

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 Che tipo di fotografia sente più vicina a lei?

Credo che la fotografia migliore – e che sento a me più vicina – sia quella legata alla natura. Amo vedere come le persone cerchino di “catturarne” la vera essenza, sia che si tratti di animali o di paesaggi.

 

Quali sono invece i tratti fisici o caratteriali che fanno di un modello, un super-modello di successo?

A dire la verità non lo so. Forse perché ancora non mi considero un super-modello già affermato. Credo di avere ancora molto da imparare e voglio crescere ancora.

 

Perché ha deciso di lanciare CTRL+ il suo marchio che ha dietro, una filosofia così singolare? Mi racconta meglio il progetto?

CTRL+ è più di un semplice brand, è uno statement ed è nato dall’idea delle persone che definirei “copy and pasting” ovvero che copiano e incollano il loro talento invece di fare qualcosa di originale ed unico. E queste persone le vedi in diversi settori: dalla musica, alla moda, al cinema ecc… tutti a fare “copia e incolla”.  

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Che rapporto hanno oggi i 20enni, i millennials o la generazione Z con la moda? Qual è l’effetto che secondo lei tutto questo linguaggio digitale ha avuto sui giovani?

Penso che l’era digitale abbia degli aspetti sia positivi che negativi. Credo che per la generazione più giovane possa essere un modo per dare voce, farsi sentire ed imparare ma allo stesso tempo, penso che sia rischiosa per la generazione Z perché spesso, se si abusa con il digitale, il rischio è quello di perdere il contatto con la realtà.

 

Lei invece che rapporto ha con la realtà digitale? Quanto pensa durerà ancora questo sistema troppo virtuale?

Penso che l’era digitale non si fermerà e andrà sempre avanti migliorando e la parte più difficile sarà adattarsi.

 

Lei ha un bellissimo nipotino – figlio di sua sorella Elettra – che tipo di zio è?

È veramente bello ed io sono lo zio cool (ride) o voglio provare ad essere quello cool. Gli voglio molto bene e sono sicuro che un giorno diventerà una star.

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Roberto Rossellini è rappresentato da DManagement Group Milano