favignana viaggi

L’isola prende il nome dal favonio, un termine con il quale i romani indicavano il vento caldo che la colpiva da ovest. Rimasta per decenni ancorata alla pesca del tonno e all’estrazione del tufo, oggi Favignana vive unicamente di turismo; sono sempre di più, infatti, i visitatori che prendono il traghetto o l’aliscafo per raggiungerla e scoprire da vicino le sue bellezze.

Noi ne abbiamo raccolte tre: una paesaggistica, una archeologica e una subacquea.

La bellezza paesaggistica: Cala Rossa

Largamente considerata tra le spiagge più belle d’Italia, Cala Rossa si trova nel nord-est di Favigana, con vista su Levanzo. Il nome pare derivare dalla battaglia delle Egadi, che diede il via alle guerre Puniche: era il 241 a.C. e nell’occasione i Romani sconfissero i Cartaginesi, pagando però un grosso tributo di sangue, che defluì fino alla spiaggia. Pur non essendo sabbiosa, è ottima per rilassarsi grazie ai suoi scogli piatti, che la rendono adatta per ogni tipo di turista, famiglie comprese.

La bellezza archeologica: Tonnara Florio

L’antica tonnara di Favignana prende il nome dalla famiglia Florio, che l’ebbe in gestione per quasi un secolo. È un capolavoro di archeologia industriale: i 32.000 metri quadri di estensione sono gran parte coperti e ospitano magazzini immensi, officine, soffitti altissimi, forni e ciminiere. Tutto o quasi è costruito in tufo, l’altro oro di Favignana: non scordate di visitare il museo, che raccoglie la storia dello stabilimento ed espone reperti archeologici molti antichi, ritrovati nell’arcipelago.

La bellezza subacquea: Secca del Toro

Favignana è piena di grotte e baie che è stupendo scoprire in immersione: il punto più rinomato è la Secca del Toro, che nasconde una vita marina impressionante. Scendendo dai 6 ai 40 metri è possibile incontrare facilmente cernie, murene, saraghi, aragoste e barracuda: un’esperienza indimenticabile, ma riservata agli esperti.

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