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Continua il percorso di Fashion Times alla ricerca dei giovani talenti della moda. Oggi vi presentiamo Melika Najafizadeh, una ragazza di 23 anni nata e cresciuta in Iran, appassionata di moda fin da piccola, attratta dai viaggi che ha l’hanno aperta all’Occidente e alla sua cultura, che alla fine del 2017 decide di fondare il suo brand, L’AKILEM

Una ragazza giovanissima che decide di dedicarsi alla moda uomo, perché? Cosa ti ha spinto a scegliere questa strada e cosa ti piace nel mondo della moda maschile? Desidero essere una fonte di ispirazione come imprenditrice per tutte le donne che lottano per affermarsi ai vertici dell’industria della moda, in particolar modo nel settore maschile, in cui credo che le donne possano fare la differenza. Sono fortemente motivata a portare avanti il mio desiderio di valorizzare me come donna creando il mio brand da uomo in maniera indipendente. Credo inoltre  che nessuno meglio di una donna possa dare quel tocco di eleganza davvero distintiva agli abiti maschili.

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L’AKILEM, lo “specchio” di Melika. Cosa c’è di te nelle tue collezioni? Potremmo dire che vesti una versione di te al maschile? Sicuramente in parte è così ma penso che abbia più a che vedere con quello che il brand L’AKILEM rappresenta per me che con quello che dice di me. Quindi la definirei una versione di me al maschile che mi completa, diciamo che potrebbe rappresentare il mio ‘principe azzurro’.

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Dall’Iran alla scena della moda italiana. Un progetto più che ambizioso per una giovanissima stilista. Come è nato, e come sta andando il tuo percorso? La mia vita è stata un percorso pieno di incognite fino all’età di 18 anni, e questo mi ha fatto crescere in modo inaspettato. Avere l’opportunità di studiare in diverse università internazionali e conoscere culture diverse mi ha insegnato ad affrontare le diverse situazioni e a guardare le cose da prospettive differenti. L’Iran è considerato tra i primi dieci paesi al mondo con la più ricca tradizione e patrimonio culturale e di questo vado davvero fiera; ma a volte le tradizioni così forti e radicate non consentono la flessibilità. Questa realtà ha insegnato a noi donne iraniane ad alzare il nostro livello di tolleranza e a ripensare ai nostri desideri per raggiungere il risultato desiderato. Mi rendo conto che essere una giovane imprenditrice nel mondo della moda non è facile e che ho scelto di intraprendere un percorso faticoso, ma sono convinta che tutti i desideri possono realizzarsi se perseguiti con coraggio.   

Quali consigli avresti da dare ai giovani talenti emergenti che vogliono farsi notare specialmente in Italia? Il mio consiglio è quello di credere fortemente nei propri valori valori e di difenderli anche se si è da soli a farlo.

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Le tue radici hanno ovviamente molta importanza per te. Cosa vorresti portare della tua cultura nelle tue collezioni, e nella moda internazionale in generale? L’ORO, l’anima e il cuore di L’AKILEM. È l’elemento simbolico che accomuna tutti i diversi significati del mio nome (Regina, Fata e Ape Regina) ed è strettamente associato alla cultura iraniana e mediorientale nel suo duplice significato materiale e immateriale.  Nella mia cultura l’oro non solo definisce prestigio, regalità e potere, ma è anche fortemente legato alla fiducia in sé stessi, alla felicità e al successo.

Hai scelto il settore del lusso. Un canale ancora più ambizioso, un terreno fertile ma forse anche “scivoloso”. Qual è il tuo concetto di lusso? Come lo interpreti nelle tue collezioni? E infine, da dove viene questo amore per l’oro? Il lusso ha per me un’identità immateriale, consiste nel vivere con intensità i momenti unici, i ‘momenti d’oro’ che la vita ci offre. Il lusso per le giovani generazioni significa essere liberi di credere in sé stessi e avere il ‘potere’ di connettersi con la parte più profonda ed intima della propria anima. Attraverso il mio lavoro e quindi attraverso il mio brand desidero dare agli altri questo potere insieme all’opportunità di vivere intensamente i momenti speciali della propria vita.

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Cosa secondo te non può mancare nel guardaroba maschile? Senz’altro almeno un paio di sneakers L’AKILEM.

In cosa l’uomo italiano potrebbe/dovrebbe migliorare? Dacci un parere da stilista ma anche da donna. Penso che in Italia la maggior parte degli uomini abbia stile, anche se credo che il vero stile sia di riuscire veramente a distinguersi. Io lo definisco smart luxury, ovvero il desiderio di distinguersi e di sentirsi a proprio agio in quello che si indossa.

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Possiamo dire che questo brand è come un sogno che si avvera? Hai qualche altro sogno nel cassetto? L’AKILEM è senz’altro per me un sogno che si avvera, e sì, certamente ho almeno un paio di altri sogni nel cassetto che però preferisco non rivelare.

Qual è il tuo prossimo obbiettivo? Far crescere il brand L’AKILEM a livello internazionale e dare vita ad un ente benefico per portare momenti d’oro nella vita delle persone.