Emanuele Farneti

In occasione del cocktail per la presentazione dei nuovi talenti della moda scelti nell’ambito del progetto “The Next Green Talents” organizzato da YOOX x VOGUE ITALIA, abbiamo incontrato Emanuele Farneti, Editor in Chief di Vogue Italia.

Impossibile non chiedere al Direttore di Vogue Italia un pensiero sulla scomparsa del grande Karl Lagerfeld, per poi concentrarsi su una delle tendenze “decisive” della moda che verrà: il green è sempre più importante, in tutti gli aspetti del fashion system, dagli abiti alla comunicazione, dove l’attenzione verso i canali web è sempre più strategica.

Come prima domanda, un doveroso pensiero da parte sua su Karl Lagerfeld? 65 anni di moda e 50 anni di storia di Vogue Italia sono molto intrecciati. Rappresenta un momento magico e irripetibile. Lagerfeld è un artista che ha insegnato ai giovani creativi che non si deve essere nostalgici, lui diceva che alla ricerca del tempo perduto si perde soltanto tempo.

Passiamo a quello che sta succedendo questa sera. Perché per Vogue Italia è così importante essere parte di questo evento che promuove un concetto di moda green? Vogue Talents è l’iniziativa più importante correlata al giornale. Quest’anno festeggiamo 10 anni e il lavoro che ha fatto Sara Sozzani Maino porta dei frutti fantastici: Vogue Italia da tempo fa un lavoro costante di scouting con nuovi talenti e devo dire che il fatto che da due anni ci concentriamo principalmente sul tema della sostenibilità è un qualcosa che rappresenta un lavoro da pionieri che Vogue Italia fa anche all’interno dei Vogue internazionali. Si tratta di un’iniziativa davvero importante per noi.

Come sono stati scelti i talenti? Devo nuovamente sottolineare il grande lavoro di Sara, perché il suo lavoro è stato quello di girare il mondo per tutti e cinque i continenti, ricercando fuori dalle rotte più battute i talenti veri. È un lavoro che lei fa con grande attenzione. Alcuni dei ragazzi che presentiamo siamo sicuri che faranno molta strada.

Secondo lei quanto influirà l’aspetto green nei prossimi anni? Influirà in maniera decisiva. Anche per noi che facciamo questo lavoro è importante essere sicuri di dare patenti di sostenibilità a chi se lo merita davvero.

Nel mondo dell’editoria ad essere green è sicuramente il web. Come sta affrontando questo aspetto Vogue Italia? Anche in questo abbiamo la fortuna di proseguire lungo una strada tracciata da Franca Sozzani che ha portato Vogue Italia in una posizione di leadership. Per dare un senso delle proporzioni vi dico che tutti gli altri femminili italiani messi insieme contano un milione e duecentomila follower, noi da soli ne facciamo due milioni e settecentomila. Lo dico senza arroganza, ma Vogue Italia è l’unico media italiano veramente internazionale e grazie alle scelte di Franca Sozzani parla non solo all’Italia ma al mondo. Il lavoro che facciamo sul sito e sui social è un biglietto da visita fondamentale.

Una domanda personale. È stato più difficile o più divertente quest’ultimo anno da Direttore di Vogue Italia? Diciamo che è stato sicuramente più difficile nei primi mesi, per diventare poi più divertente.

Fonte foto: Condé Nast Italia (ph. Stefano Trovati)