Celeste Pisenti

Vivere – fin da giovanissimi – l’aspetto del sogno. Ma in via concreta, rendendolo (quindi) non più parola ma invece visione, esperienza pratica….  E’ l’ambizione di molti … se non di moltissimi.

Ciò vuol dire per esempio trovarsi tra luoghi, persone, magari creativi o maison fin da poco più che adolescenti. Ecco allora che l’entusiasmo e l’adrenalina corrono corrono corrono…. rendendo “al cubo” la tua genuina e giovanissima efficienza e passione.

E’ il vissuto concreto di Celeste Pisenti quando giovanissima – a soli 18 anni –  inizia a vivere la moda in un lavoro-ascesa-sacrificio-gavetta che la porta in breve a traguardi designer da vera bimba-prodigio “affamata” di stile, arte, cultura e immagine.

Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)
Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)

Una ruota creativa – la sua –  che parte prima dagli abiti e passa poi oltre alla nascita del marchio che porta il suo nome, anche all’interior-design dove Celeste mette il suo “tocco” personale – e speciale – in alcune tra le più belle abitazioni di Milano e non… L’ho incontrata questa settimana per Focus On per parlare del suo brand CELESTE PISENTI.

Cosa significa iniziare a lavorare nella moda prestissimo… e subito con brand internazionali (Costume National, Blumarine)? Che ricordi ha della sua formazione? E soprattutto che cosa ha imparato da queste esperienze? La parte piu’ bella e’ certamente stata quella di aver dato al lavoro, l’instancabile entusiasmo  dei 18 anni con la convinzione piu’ assoluta che niente, potesse essere più appassionante di cio’ che stessi facendo. Cosi’ ho dato e ricevuto moltissimo con una carriera in rapida ascesa che da una gavetta micidiale, mi ha portata poco più che ventenne ad essere il Direttore artistico di un brand che ho amato molto: “Blugirl di Blumarine” per 7 anni. Ho conosciuto le persone più interessanti del mondo della moda, dalla stampa ai creativi, fotografi, industriali. Ho creato legami forti che durano ancora oggi e lanciato progetti in maniera totalmente incosciente ma anche fortunata come la mia prima collezione “Celeste All That Jazz” che vinse Alta Roma (oggi fuso con Who is on Next ) nel 2004.  Il rovescio della medaglia è che iniziando così presto, ho certamente bruciato delle tappe e dopo 15 anni , con la stessa convinzione dell’ inizio, ho detto “basta” perche’ l’ alta tensione costante e la totale dedizione a questo mondo mi avevano allontanata dall’ idea romantica del tempo e delle possibilita’. Decisi di chiudere tutto con più leggerezza a causa della crisi del 2007 dove in Italia i piccoli e grandi brand furono molto penalizzati dalle vendite in calo. La cosa di cui mi liberai con una freddezza inaspettata, fu il mio archivio raccolto in un magico  magazzino di fronte al Museo della Scienza e della Tecnica. Il mio posto preferito dove ogni cosa era disposta con ordine clinico: tessuti antichi, libri, ricami, abiti di ogni epoca, campionari di tessuti, una libreria piena di vasi di vetro quadrato colmi di pezzetti di tessuti divisi per colore. Ricordo ancora il profumo del grande tavolo di legno intorno al quale con tanti amici creativi abbiamo passato giornate a disegnare, pensare, risolvere problemi, trovare soluzioni. Ricordo tutte le volte che il grande amico Antonio Matozzo, monsieur del grande sartoriale italiano, passava la sera per obbligarmi ad andare a casa. Regalai tutto. Mi sono fermata per 4 anni, mi sono iscritta alla biblioteca Braidense, ho studiato tanto, ho  pattinato quasi ogni giorno allo stadio del ghiaccio , preso lezioni di canto ( con grandioso insuccesso ) giocato a tennis , lavorato con gli amici artisti , arredato case. Mi sono innamorata, sposata , avuto una bambina meravigliosa e poi ….l’anno scorso ecco il desiderio irrefrenabile di ricominciare. Ho chiesto aiuto ai miei grandi amici modellisti Fabrizio Brescianini e Guira Seydou due numeri uno di enorme talento. Grazie a loro ho creato una collezione pilota di 20 abiti da giorno, sera, cocktail che presentai al Claridge’s di Londra dove una mia Hos prese ordini personali per tutte le sue clienti private. Mi sono detta “sono pronta “, la collezione piace posso ripartire.  Mi fidavo solo di una persona per rilanciare questo progetto, un industriale dalla mente brillante, mio mentore da sempre dal grandissimo talento. Ne parlavamo da anni e insieme abbiamo costituito la Tessile, società che produce il mio brand omonimo e siamo usciti ufficialmente con la PE 2018. Cosi’ e’ rinato il mio brand: Celeste Pisenti.

Come è nato il marchio Celeste Pisenti?  E quali sono i tratti che lo caratterizzano sia a livello di stile, ma anche per la strategia di mercato e di distribuzione che ha scelto di intraprendere? La collezione Celeste Pisenti è un Made in Italy puro, di altissima qualità. Abiti, gonne, top, camicie nei colori sorbetto dedicati alla festa, sera, cocktail e gala.Pezzi chiave, abiti iconici contemporanei, super corti o maxi lunghi dominati dal colore che spezzati diventano oggetti quotidiani per donne dall’ allure sofisticata e postmoderna. Le silhouettes sono semplici, esaltate da maniche neo-bolidiste, ricami e tessuti di altissima qualità: dalle sete pure – duchesse, georgettes e crépe – ai Jaquard fancy e le stampe disegnate da me con Canepa. Siamo un High Contemporary distribuito wholesale. Con la P-E 2018 abbiamo ripreso alcuni dei miei clienti – e altri nuovi – ma solo le migliori boutique multibrand che vendono per esempio n21, Stella McCartney, Vivetta, Gianba, Marc Jacobs, Philosophy… Stiamo progettando il nostro store on line per soddisfare le richieste che ci arrivano dagli utenti di Instagram (@celestepisenti) e sono stupita e innamorata di questo mezzo eccezionale e divertente, che ci dà la possibilità ogni giorno di fare test sui gusti e le capacità di acquisto del proprio target  di clienti finali . Anni fa era impensabile e oggi è uno strumento fondamentale per crescere.

Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)
Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)

Ha iniziato il suo percorso che aveva 17 anni. Come pensa si sia evoluta nel tempo e negli anni la sua creatività e ispirazione? La creatività si modifica in base alle esperienze, allo stile di vita, al tempo che abbiamo a disposizione e credo anche al tipo di amore che stiamo vivendo. L’ identità è rimasta la stessa: l’immagine fresca, colorata, raffinata e dalla sensualità innocentemente consapevole è impressa nel dna del brand.  Ma io sono cresciuta con lei e se le mie prime collezioni erano molto legate al cinema e alla storia del costume, oggi mi piace creare più liberamente, lasciandomi ispirare dalla mia nuova grande passione: i paradisi privati voluti dalle menti più brillanti della nostra storia. Immagino un Alice di Carroll contemporanea che sfugge alla noia perdendosi nelle meraviglie del nostro paese. Alice è anticonformista e coraggiosa e con la sua fantastica incoscienza, si spinge sempre più lontano dal suo mondo protetto e romantico. Alice è creativa, curiosa di sapere, lotta, non si ferma davanti agli ostacoli, si difende e diffida di chi non le piace.

Lei si occupa anche di interior design.  Com’è nata questa passione e chi sceglie di affidarsi a lei, che cosa le chiede? Qual è il tocco-tratto che caratterizza il suo approccio agli interni? E che cosa deve avere una casa per essere elegante? Il mio è un gusto che viene dalla tradizione e dalla storia così come nelle mie collezioni ho un tocco classico ma scenografico, d’ effetto e contemporaneo. Dedico una cura estrema alla scelta dei tessuti e alla  palette colori, quindi alla parte decorativa. Amo le case eleganti, raffinate, esclusive, che ospitino un mix di stili ed epoche in modo armonico e visivamente equilibrato. Trovo eleganti le case con personalità, lontane dai trend del momento, che raccontino una storia, la cultura delle persone che vi abitano e del nostro paese e che siano ordinate, curatissime e che possibilmente ospitino opere d’arte .

Mi racconta invece la collezione per la primavera-estate 2018? La mia Alice nella PE 2018 si è immersa nel Parco del Vittoriale degli Italiani, luogo unico, creato da D’ Annunzio sul Lago di Garda ed eccezionalmente concessomi dalla Fondazione il Vittoriale come scenario per le riprese del video (di questa collezione primavera- estate 2018) girato dal grande regista Marco de Giorgi. Il regista con il suo grande gusto e talento ha reso visibile il mio sogno in questo parco stupefacente dall’ atmosfera esotica, costellato da interventi architettonici e militari di rara bellezza come il teatro all’ aperto e la maestosa Nave Militare Puglia.

Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)
Celeste Pisenti (Collezione PE 2018)

Quali sono i suoi prossimi progetti che ci può anticipare? L’ e-commerce entro l’estate.  Un progetto con l’azienda Pastiglie Leone e il nuovo video della collezione autunno- inverno, ambientato nel prossimo paradiso privato…in Sicilia. Non vedo l’ora di crescere sempre di più per coinvolgere tutte le persone che vorrei al mio fianco in questo progetto.