“L’azzardo” perfetto di combinare, osare… si potrebbe dire.  O forse ancora meglio: il contrasto. Ma quello fatto con criterio.

Contrasto che fa sì che – non so – il denim destrutturato “abbracci” per esempio il ricamo più romantico. O l’abito dal profilo ad altissima seduzione, trovi invece la via parallela del bon ton.

Il duo di designer Nicolò Bologna e Marco Giugliano ovvero il brand MarcoBologna di ciò ovvero del gioco tra opposti impossibili-possibili, ne ha fatto il suo speciale “plus”.

Un background iniziale – il loro – che arriva in primis da due “culle” creative – l’Istituto Marangoni (per Giugliano) e l’Istituto Europeo di Design (per Bologna) per spostarsi dopo i primi anni di collaborazione con prestigiosi brand internazionali (nel 2011) sul loro percorso individuale indipendente creando all’inizio una prima collezione di gioielli fino a quella di prêt-à-porter donna.

Questa settimana le mie due chiacchiere – per Focus On – sono con loro due.

MARCOBOLOGNA. Come nasce la collaborazione fra Marco Giugliano e Nicolò Bologna? Ci siamo conosciuti nel 2009, a Milano, grazie ad amicizie comuni. Nel frequentarci abbiamo iniziato a condividere la voglia di iniziare un percorso autonomo. Spinti dal desiderio di creare qualcosa di nuovo che rispecchiasse al meglio la nostra visione del fashion, abbiamo unito le forze e, nel 2011, è nato MARCOBOLOGNA.

Quali sono i pro e i contro del lavorare insieme? Lavorare insieme è fondamentale per entrambi. Puoi gioire dei successi e puoi contare sulla spalla dell’altro nei momenti più difficili. La nostra sinergia è alla base di tutto il nostro lavoro. La passione e la dedizione, unita a continui confronti e discussioni, sono tra gli ingredienti che ci stimolano a crescere per raggiungere i nostri obiettivi.

Quali sono state le tappe piu importanti per MARCOBOLOGNA? La vittoria del concorso “Who Is On Next?”, nel 2012, è stato sicuramente uno dei momenti più importanti ed emozionanti della nostra carriera. Saremo sempre grati a Vogue Italia e Altaroma per l’opportunità che ci è stata data e per l’emozione che ci hanno regalato.

Che opportunità hanno i giovani designer nella moda di oggi? In Italia “Who Is On Next?” rimane il contest più valido e di rilievo. E’ un trampolino di lancio importantissimo che dona una forte visibilità con stampa e buyer nazionali e internazionali. E’ poi necessario avere una struttura produttiva solida che possa sostenere il riscontro di questo successo. Oggi c’è spazio per chiunque abbia una visione chiara e precisa.

Qual’è il DNA del brand? I tratti distintivi presenti in ogni collezione? L’elemento del contrasto è sempre presente nelle nostre collezioni. Essendo il brand formato da due persone, quindi da due personalità differenti, contrapponiamo i rispettivi bagagli visivi e culturali che si fondono dando vita al concetto delle nostre collezioni. Lo studio dei contrasti è quindi alla base del nostro lavoro. Modellerie dal sapore romantico animate da stampe pop chiassose, denim riletto in chiave destroyed ma ultraricamato, scollature profonde su lunghezze retrò o miniabiti con dettagli bon ton.

Qual’è l’ispirazione della collezione per il prossimo autunno/inverno? Le atmosfere di Guy Bourdin e Juergen Teller sono il motore da cui abbiamo tratto ispirazione per la collezione Fall/Winter 2017/18. La quotidianità valorizzata, talvolta anche imperfetta e fragile di Juergen Teller viene letta attraverso l’utilizzo di colori pastello come il cipria e il polvere, sino al ruggine e al verde petrolio. L’attenzione di Teller alle ambientazioni si riscontra nella collezione con stampe floreali, inserti di tessuto gobelin, barocco e prezioso, e con applicazioni di cristalli, chiaro richiamo al dna del brand. Il potere narrativo dell’immagine di Guy Bourdin, fatta di elementi sensuali, provocatori, scioccanti e surreali, viene invece rappresentato tramite l’utilizzo di colori forti e pieni, come il rosso rubino, il verde smeraldo, l’ocra, il nero.I contrasti sono evidenziati e rafforzati accoppiando tessuti e modellerie dal sapore classico e romantico, a dettagli filo-bondage. In questa collezione convivono due anime che si contaminano e si mixano, il mood romantico viene smorzato da stampe neo-grunge e contaminazioni filo-bondage. La ricorrente dicotomia, distintiva del brand, in equilibrio tra romanticismo e ferocia.

E quali sono secondo voi i ‘must have’ di questa collezione? I “must have” di stagione sono sicuramente il “ruffle dress” in chiffon di seta stampa “Flowers & Dots” dal sapore romantico e pop allo stesso tempo.

Come vedete il brand Marcobologna tra 10 anni? In seguito a dei progetti di brand extension che stiamo attuando, la prospettiva è quella di consolidare il brand in tutte le categorie merceologiche.

Chi sono le persone che hanno da sempre creduto in questo progetto? Sicuramente le nostre famiglie.

Progetti futuri? A Giugno presenteremo al Pitti Bimbo la prima collezione Marcobologna Kidswear e siamo entusiasti di questo nuovo progetto. E’ un passo molto importante e siamo contenti perché anche il riscontro da parte dei buyer è molto forte.