Il quadro di Adolf Hitler, ora presente al Museo della Follia, è stato dato in prestito da un collezionista tedesco. Si tratta della prima apparizione in pubblico per l’olio, che mai prima d’ora era stato esposto.

Sono oltre 200 le opere in mostra al Museo: sculture, fotografie, oggetti, dipinti e installazioni multimediali sono stati disposti creando un percorso in cui a primeggiare il senso di smarrimento dell’individuo, che sfocia nella follia.

Durante la presentazione della mostra, il direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri, ha raccontato che Hitler disse queste parole all’ambasciatore britannico Neville Henderson: “Io sono un artista e non un politico, una volta che la questione polacca sarà risolta, voglio finire la mia vita come un artista”.

Secondo Sgarbi, si tratta di un’opera in cui ad emergere è solo la miseria, non la grandezza.

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