mostro di Frankensteinq

Ha viaggiato nei secoli ed è ancora oggi una figura che tutti conoscono, giovani e meno giovani, tuttavia Frankenstein è sempre stato additato come un mostro. Perché?

Dal romanzo di Mary Shelley è nata la figura letteraria del dottor Victor Frankenstein, celebre per aver dato vita ad una creatura tutt’altro che usuale, tanto da essere chiamata anche “il mostro di Frankenstein”.

Spesso la tendenza (sbagliata) è quella di identificare la creatura con il nome del suo artefice: Frankenstein diventa quindi il risultato e non più la mente che l’ha generato.

Oggigiorno la figura di Frankenstein è tra le più conosciute (un po’ come il conte Dracula), ma forse non tutti sappiamo perché viene chiamato Mostro?

In realtà, l’appellativo Mostro è nato perché la creatura del dottor Victor Frankenstein incarna la paura, principalmente il terrore dell’epoca legato allo sviluppo tecnologico, ritenuto causa responsabile della nascita di un essere mostruoso, che in realtà tutto è tranne che un vero mostro. Il suo terribile aspetto (nato dall’insieme di parti di corpi morti “recuperati” in obitori e cimiteri) oscura infatti la sua vera essenza fatta di gentilezza e bontà d’animo.

Frankenstein, the Modern Prometheus - Mary Shelley
Frankenstein, the Modern Prometheus – Mary Shelley

Divenuto un vero mito della letteratura, Frankenstein è così profondo da indagare all’interno delle paure umane più profonde, rimanendo nei secoli un vero e proprio esempio di personificazione di un sentimento collettivo.

Frankenstein il Prometeo moderno

Il sottotitolo del romando scritto da Mary Shelley è “The modern Prometheus” e vuole portare all’attenzione il desiderio che gli scienziati hanno di poter compiere qualsiasi cosa e lo fa chiamando in causa Prometeo, traendo spunto dalla mitologia greca, e dalla leggenda di Ovidio.

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