Eleonora Fiori

Una ragazza di 32 anni, Eleonora Fiori, che di professione fa l’illustratrice, ma nasce nel mondo della moda; pelle chiara, sorriso dolce, si considera una nerd, (ma io non ci vedo molto della nerd in lei se non fosse per il fatto che vive davanti ad un pc). Lei, che si sente dieci anni di meno di quelli che ha, è di origine sarda e crede di fare la designer ma alla domanda “cosa fai?” non risponde con precisione, perchè è una designer di gioielli e un’illustratrice.

Eleonora, ho scoperto per caso i tuoi “disegni” (se possiamo definirli così). So che sei un’illustratrice, ma crei anche gioielli. Da dove è partito tutto? “Tutto è nato dalle esperienze che ho avuto: la passione per i gioielli, in particolare per le collane, nasce perché ho lavorato nell’ufficio stile bijou MARNI, dove è impossibile non innamorarsi dell’arte che il brand trasmette negli accessori. L’illustrazione è nata da poco grazie alle influenze grafiche e pittoriche derivate dalla collaborazione con Daniela Gerini, stilista che realizza capi dipinti a mano”.

Perchè hai scelto di creare collane e non altri oggetti? “Ho scelto le collane perché attraverso loro si possono raccontare meglio le storie, cosa che non riesco a fare con un paio di orecchini o un anello. Ad esempio la collana che ho scelto per la mia mostra di novembre rappresenta la storia di un bambino che sembra quello della pubblicità anni ’50 e la sua ossessione per il cibo. Infatti l’ho chiamata “FOOD OBSESSION”.

Eleonora che sognava di fare l’archeologa, affascinata dalla storia egiziana  edalla preistoria, oggi cerca e trova componenti e materiali per le sue collane…ma non solo.

Dopo l’esperienza da Marni, decide di occuparsi di grafica, e di creare i suoi gioielli. Ma se le chiedi cosa le piace fare mi dice che quando crea collane prova qualcosa di indescrivibile, come non fosse lei a muovere le mani e quando realizza le sue illustrazioni prova gli stessi sentimenti, ma applicati al mondo digitale.

Ho letto che lavori con l’immaginazione e traduci tutto in illustrazioni digitali. Cosa significa? “Significa che la mia mente lavora in continuazione, e l’immaginazione va a mille, perciò per trasportarla in qualcosa di concreto e visibile agli altri uso l’illustrazione digitale utilizzando dei programmi di grafica. In questo modo riesco a raccontare le mie storie inventate”.

Cosa è per te  l’arte? “L’arte è in tutto. Non può esistere la moda senza arte, la vita senza arte. Se vado in un supermercato sono affascinata dal packaging e dal colore delle cose, se vado in un vecchio bar di paese fotografo e registro nella mia mente la carta da parati abbinata agli arredi e gli oggetti. L’arte è necessità quotidiana, l’arte può nascere dal caos ma poi personalmente deve essere molto chiara e ordinata”.

Bene, dopo queste sue parole mi sento meglio, la mia vita che ho sempre pensato fosse un grande caos, potrebbe essere considerata un’opera d’arte, e perché no, magari chiedo al Louvre se vuole espormi vicino la mia amica Gioconda. E qui viene spontanea una domanda…

Le tue illustrazioni immagino riflettano un tuo mondo interiore…come descriveresti questo mondo interiore? Chi è Eleonora? “Non so chi sono, mi spaventa guardarmi dentro, sento che ho qualcosa da sfogare nel disegno e nelle collane. Da piccola facevo un gioco di specchi che rifletteva l’immagine e non so come mai riuscivo a guardarmi interiormente con questo specchio, mi piaceva la ripetizione di me stessa e di cio’ che mi circondava”.

Ci racconti una tua giornata tipo? “In realtà ho una giornata molto nerd: appena sveglia creo lo schema della giornata, ma sono sempre al computer, sviluppo i progetti che mi vengono commissionati e faccio ricerca di immagini e qualche schizzo”.

Un sogno nel cassetto? “Stare bene, sia con la mente che con il corpo, che non è cosi scontato come tanti pensano e riuscire a realizzare qualcosa che mi possa dare una felicità immensa”.

Progetti futuri? “È meglio non pensare troppo al proprio futuro. Credo sia più giusto porsi degli obbiettivi a breve termine, e concentrarsi sul presente, il futuro è incerto”.

Questa dolce ragazza, che dice di essere una nerd ha una saggezza spiazzante e una preparazione impeccabile. È curiosa, sempre positiva, pacata, con la risposta giusta ad ogni domanda e sembra stia camminando nel mondo in punta di piedi con delicatezza per lasciare invece un segno indelebile con quello che crea.

Collana realizzata da Eleonora Fiori
Collana realizzata da Eleonora Fiori

Eleonora, chi o cosa vorresti illustrare? “Vorrei illustrare delle geishe, o comunque il mondo giapponese, che mi affascina parecchio, però vorrei approfondire l’argomento magari con un bel viaggio a Tokyo, in modo da poterne catturare la vera essenza creando un libro di illustrazioni giapponesi con colori molto forti e soggetti straordinari”.

Sul muro di casa di quale personaggio vorresti fosse appesa e incorniciata una tua illustrazione? “Miuccia Prada” (e come darle torto!).

Come scegli  i tuoi soggetti e i tuoi colori? “Prendo ispirazione da vecchie postcards di auguri vittoriane. Quelle più strane e no-sense catturano la mia attenzione, ma anche le pubblicità degli anni ’60 con i loro colori pastello e amo abbinate colori pop e contemporanei con vecchie immagini, proprio per creare un contrasto”.

Una domanda un po’ strana: guardo le tue illustrazioni e i tuoi gioielli e penso a te la sera a cena e il piatto pieno di tante cose colorate. La tua arte si riflette anche nella tua vita di tutti i giorni? Cucina, cura di te stessa…? “Sono Emiliana, amo la cucina tradizionale, ma allo stesso tempo cerco di nutrirmi sapendo di fare del bene al mio corpo, scegliendo cibi sani, vegani e senza glutine. Però per quanto riguarda i colori nella cucina, adoro l’impiattamento di certi chef e ristoranti, ma non sono fissata con i colori dei cibi”.

Piatto preferito della cucina emiliana a cui non sai dire di no? “Tortelli burro e salvia!”

Antourium
Antourium

Come fa a vivere (o sopravvivere) un’illustratrice free-lance? “Anche se ho iniziato da poco questo percorso, quello che so è che ci vuole grande impegno quotidiano, e tanta forza di volontà. Di sicuro all’inizio sopravvivi e cerchi di non mollare mai, ma devi trovare le persone giuste che collaborino insieme a te. Senza l’aiuto di qualcuno non puoi farcela”.

Quali sono (se ci sono) i tuoi maestri dell’illustrazione? “Non ho “maestri”, prendo spunto da tutti, ho preso spunto da Luis Wain e i suoi gatti psichedelici, Luigi Serafini per i suoi disegni assurdi e il suo codice strampalato, John Baldessari per le sue foto con interventi di colore e poi gli acquerelli giapponesi, molto sofisticati”.

Ecco il termine corretto per descrivere Eleonora: sofisticata. Un’illustratrice che si ispira a oggetti e immagini che evocano il passato ma anche l’arredamento gli anni 70/80.

Vedendoti immagino una ragazza dolce, molto fine, elegante, che parla a bassa voce, quasi una persona di altri tempi…in che periodo storico ti sarebbe piaciuto vivere? “Sì, ci hai azzeccato, almeno stando a quello che dicono gli altri, io però non mi vedo così. Partendo dal fatto che sono convinta di aver vissuto un’altra vita perché ho molte sensazioni che me lo fanno capire, penso sarebbe stato bello poter vivere nella Parigi di fine ‘800 come una delle poche donne artiste impressioniste”.

Dici di aver vissuto un’altra vita…Sai anche che vita? Sai chi eri o cosa facevi? “Mi prenderai per pazza ma credo di essere stata una bambina ebrea. Il sogno che faccio almeno due volte all’anno, da più di dieci anni, è sempre lo stesso. Dico una bambina perché nel sogno ricorrente cerco dei posti molto piccoli dove nascondermi in questa casa e intanto le voci di queste persone che vengono a cercarmi si fanno sempre più vicine. Credo molto nei sogni che facciamo, a volte sono delle vere e proprie rivelazioni”.

Collana realizzata da Eleonora Fiori
Collana realizzata da Eleonora Fiori

E nella prossima vita chi vorresti essere? “Vorrei essere una donna scienziata, che scopre qualcosa di molto importante nel campo della medicina”.

Sei credente? “No, credo nella natura e nelle persone buone, quelle che ti aiutano e quelle che ti sorridono per strada”.

Se dovessi rappresentare Eleonora con un gioiello o un’ illustrazione cosa faresti? “Farei una collana rosa, blu, nera, con delle orchidee nere e il gatto, simbolo di molte illustrazioni, al centro della collana stampato su plexiglas”.

Vieni dal mondo della moda, quale è secondo te un capo moda e un accessorio che una donna non può non avere? “Un abito tipo tunica larga rettangolare monocolore e una borsa grande in neoprene nero”.

Qual è per te è un capo moda per eccellenza che hai o che desideri? “Desidero un cappottino azzurro”.

È innamorata Eleonora? “Sì”

Gatti vittoriani
Gatti vittoriani

A novembre Eleonora ha realizzato a Piacenza la sua prima mostra dove sono state esposte le sue illustrazioni interpretate in chiave “arte da parati” alla Bookbank, nota libreria del centro storico di Piacenza.

A breve esporrà a Palazzo Reale due collane insieme ad altri designer nella mostra intitolata “GIOIELLI ALLA MODA” curata da Alba Cappellieri dal 9 al 20 novembre.

Io sarò una delle prime ad andare a vedere le sue bellissime creazioni, sperando di vederla indossare il suo cappottino azzurro!