la sfilata di Gucci è un tripudio di ispirazioni e contaminazioni. In passerella non una ma più eroine fantasgoriche. “Lanterne magiche, specchi deformanti”. Una reinterpretazione, un gioco, una “distruzione” dei normali codici se così li si possono chiamare.

Una collezione imprevedibile. Spiazante. Un “gran casino” affascinante che di certo non lascia di stucco e che ci porta con sé a scoprire ogni lavorazione, ogni influenza, ogni accostamento, ogni dettaglio. Una collezione giocosa, favolosa nel vero senso del termine. Un tocco retrò che proprio retrò non é. Un mix di influenze varie tra riferimenti quasi dark con tanto di riferimento al cimitero ma questo con fiori, colori sgargianti, opulenza e quel tocco meravigliosamente giocoso.

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Un po’ barocco, un po’ rococò, un po’ ottocentesco un po’ anni ’40.

Un mondo inatteso, e affascinante che ci attende per la primavera-estate 2017.

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