È italo-israeliano Yakir Arbib e parla di sé e del suo mondo in un italiano praticamente perfetto: attraverso la musica e il pianoforte, riesce a comunicare immagini, atmosfere e sensazioni, portando chiunque lo ascolti suonare in un’altra dimensione.

Grazie all’orecchio assoluto, Yakir riesce ad “entrare nei suoni”, percependone l’essenza e i colori. Sì, proprio i colori. I suoi occhi non sono in grado di farlo, ma il suo orecchio e la sua anima vanno oltre, arrivano dove la musica con le sue note e i suoi accordi riesce ad esprimere molto di più.

Noi di Fashion Times abbiamo incontrato Yakir Arbib e abbiamo conosciuto meglio la sua arte, il suo modo di improvvisare (che è il perno delle sue esibizioni) provando, per pochi istanti, ad entrare nel suo mondo. Un’emozione…

Yakir Arbib
Yakir Arbib

Yakir ci ha raccontato come è nato il suo rapporto con la musica e ci ha spiegato i colori delle sue note. La chiama Synesthesia: “[…] involontariamente quando mi incontro con il mondo esterno, percepisco le persone, i numeri, i giorni della settimana, in colori. Quando sento una nota vedo un colore che non cambia mai, ed è sempre stato così fin da bambino; quando compongo un pezzo di musica lo “vedo” prima di sentirlo, traducendo un quadro astratto che arriva nella mia mente come una mappa o un paesaggio in 3D e che man mano che mi avvicino ad esso, si fa più nitido e si trasforma in note musicali”.

Yakir Arbib
Yakir Arbib

Studio e ricerca sono parte integrante della vita di Yakir, che il 5 agosto si esibirà in concerto a Tarquinia, nella Basilica di Santa Maria in Castello, durante l’Etruria Musica Festival. Un concerto da non perdere, perché ogni spettacolo è diverso e nasce tanto dalle sensazioni di Yakir, quanto dal pubblico e dal suo coinvolgimento.

Infine, alla domanda “Quali sono i tuoi prossimi progetti?” lui risponde così: “Dopo il concerto a Tarquinia partirò per gli Stati Uniti e rimarrò lì per quasi un mese: sono stato invitato da un Istituto Culturale in New Hampshire. Poi uscirà il mio disco “Il duo” con i batterista Roberto Giaquinto, il disco è stato registrato live in Canada e uscirà durante un tour di concerti che faremo a Boston, Washington e New Hampshire. Poi registrerò l’ultima sezione di pezzi per il mio album di piano solo che verrà pubblicato il prossimo inverno, durante il tour di piano solo che farò in Canada”.

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