Le dieci cose da fare a San Valentino se sei single. Sottotitolo: pianificare vendetta contro il boss perché il 14 febbraio è un giorno inutile per tutti, single e fidanzati

Io questo pezzo non lo volevo fare, per due motivi, il primo è che il post che sto scrivere è uno di quelli che non leggerei mai, il secondo è che San Valentino, da single o fidanzata, è una di quelle feste per le quali ti spaccano così tanto maroni, testa e tutto ciò che si possa spaccare, che ne ho l’allergia.

Quindi, l’unico motivo per cui scrivo questo post è il mio boss, Fulvio, che non esiterò a punire ben presto, levandogli in qualche modo, per esempio, la possibilità di andare a vedere la prossima partita del Napoli. Sarà una tragedia.

Allora facciamola, una lista di dieci cose da fare la sera di San Valentino se si è single, anche se io, sola o fidanzata, non faccio mai nulla. Diciamo che prendo spunto da cosa fanno le mie amiche, dalla mia creatività, e da cosa farei se solo ne avessi voglia.

1 – Inizio con una delle cose che farei io: guardare un film, ma vi prego eliminate quelle cose da Bridget Jones, perché fa davvero tanto sfigata. Poi dipende da come volete passare questo “fantastico” giorno: a piangere perché non avete un cristo che vi massaggi i piedi, o esaltando ipocritamente il vostro essere single, glorificando il film-cardine delle sfigate di tutto il mondo, impersonificandovi nella donna semplice con i mutandoni da nonna Belarda, e credendo che anche voi, donne normali, prima o poi troviate il Principe Azzurro.

2 – Andare a cena fuori con una mandria di donne, tipo cenone dell’8 marzo, ma un mese prima, brindando all’orgoglio di non essere accoppiate. Penso non farò mai una cosa del genere, o se per caso un San Valentino mi vedrete a cena con tot donne che apparentemente copulano poco, vi prego, prendete i dovuti provvedimenti, vi do pure il permesso di prendermi a schiaffi.

3 – Sempre dal mio serio direttore editoriale, Fulvio, mi è stato suggerito di scrivere, se siete uomini, di piazzarvi davanti a Youporn e imbastire gesti “conseguenti”, così io mi scarico le responsabilità di quanto or ora scritto.

4 – Viaggio con l’amica del cuore. Certo, meglio spendere forse il doppio, magari un giorno della settimana e magari prendersi le ferie per una festa inutile, invece che partire un week end a caso dell’anno. No?

5 – Passare dalla pasticceria più prelibata della vostra città, fare la raccolta indifferenziata di pasticcini, chiudervi in casa, mettere una serie di canzoni classiche e strafogarvi, con poca finezza, ma tanta ispirazione. Questa è davvero una buona idea.

6 – Andare all’Esselunga, fare scorta di candele profumate e sali per la vasca, per poi allestire un set romantico tutto per voi, e rilassarvi pensando solo a voi stesse. E se non avete la vasca, mi spiace, ma siete delle “bavbone”, come la sottoscritta, del resto. In questo caso, aprite un rubinetto, fate scorrere l’acqua all’infinito e godetevi il dolce suono della sorgente che scende (meglio se questa operazione la fate in bagno e non in cucina, potrebbero esserci dei piatti sporchi ad attutire il flusso con una melodia non proprio gradita).

7 – Andare in palestra o in piscina per credere d’imbroccare qualcuno, a San Valentino, come ogni altro giorno dell’anno. Se vi piacciono i tamarri per voi sarà una pacchia.

8 – Il teatro. So che è una scelta o di nicchia, o per quelle che si sentono fighe dicendo di andare a teatro che fa tanto intellettuale, ma io penso sia davvero una buona idea, e io non sono un’intellettuale. Anzi, quasi quasi…

9 – Andare da sole in un locale, so che ciò fa molto New York, ma sarebbe una cosa molto giusta secondo me. Io personalmente non sono mai andata in un locale da sola, ma è una di quelle cose che farei, se avessi le palle di farlo. Ce l’ho di viaggiare, di mangiare, di abitare, di fare qualsiasi altra cosa da sola, ma poggiare il sedere su uno sgabello di legno e ordinare un Cosmopolitan in tutta solitudine mi risulta difficile.

10 – Starsene a casa, guardarsi le puntate di The Big Bang Theory, e addormentarsi con il gatto in grembo, e chi non ce l’ha, con la copertina della nonna sulle gambe. Il San Valentino a sbattimento zero tra tutti è quello che preferisco.

Faccio una postilla: a San Valentino, piuttosto, chi vuole bene o ama un’altra persona, ma magari non ha mai avuto il coraggio di dirglielo, lo faccia. Può essere una “scusa” per rivelare i propri sentimenti. Sentirsi dire “sei speciale” fa molto bene al cuore.