Cotton Council International, l’ente di promozione del cotone americano, presenta i risultati dell’ottava edizione del Global Lifestyle Monitor, l’osservatorio che su base biennale rileva gusti, preferenze e comportamenti d’acquisto dei consumatori italiani ed europei in tema di abbigliamento e biancheria per la casa.

Cotton Usa

Tra i punti chiave che emergono è l’amore per lo shopping che prevale malgrado un clima economico ancora incerto e prospettive finanziarie personali positive solo per il 21% degli italiani. Tra gli irrinunciabili l’elettronica e le scarpe che tuttavia non battono l’abbigliamento.

Determinante nella scelta della metà per lo shopping sono i prezzi, seguiti dall’assortimento e dalle offerte speciali. La ‘caccia all’affare’ sembra diventato un vero sport nazionale, con il 96% degli italiani che almeno qualche volta acquista con almeno il 20% di sconto.

La ricerca delinea un consumatore che fa prevalere la ‘ragione sul sentimento’, con il 72% che non acquista d’impulso ma in modo pianificato. Fare affari sì, ma non a scapito della qualità: il 60% è infatti disposto a pagare di più per avere capi di qualità.

Shopping ‘ragionato’ insomma e non più impulsivo. Il 63% degli italiani si preoccupa del contenuto di fibra nei capi che acquista, il 77% controlla sempre o quasi sempre l’etichetta per scoprirne la composizione e il 60% è disposto a pagare di più per capi fatti in fibra naturale come il cotone piuttosto che fatti con fibre sintetiche. Naturale fa quindi rima con qualità per gli italiani! E quando non si indossano più i capi? Il 49% li dona in beneficenza mentre il 17% li regala a qualcuno. A.R.

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