Perchè la moda? Hai altre passioni? Grazie a Dio sì, e sono la piscina, la bici, la fotografia, i colori (questa un giorno ve la spiegherò), ovviamente la scrittura, in particolare inventarmi storie, e in più creare dei miei giochi personali (niente di sessuale). Ve ne dico uno che ho ideato: se andate al supermercato scegliete una parola per reparto, arrivate alla cassa e provate a imbastire una storiella con tutte le parole che avete raccolto. Non vince nessuno, ma io rido sempre delle favole che mi scappano fuori, tipo: “l’Omino Bianco ha comprato il formaggio e poi si è pulito la faccia con la carta igienica”. Moda perché ho un’irrefrenabile febbre di scarpe, borse, occhiali e tutto ciò che si mette addosso. Insomma mi piacciono i vestiti e gli accessori, altro che filosofie o metafilosofie.

I segreti per un blog seguito e gli errori da non commettere? Io commetto decine di errori ma me ne frego, tipo mettere titoli a caso dimenticandosi delle parole chiave. Ecco se volete essere stra seguite non lo fate. Altro segreto è commentare tutti puntando sulla probabilità che chi legge il commento torni al tuo blog e ri-commenti (non faccio manco questo), poi spammare il post ovunque e ripetutamente (inutile dire che anche questo non è affar mio), mettere sempre le dovute tag (questa ce l’ho, evviva!), stalkerare PR di marchi importanti per avere prodotti o inviti, dato che al pubblico comune interessa più Chanel che un brand sconosciuto (ok, non faccio manco questo), scrivere poco (io scrivo trattati), ed infine trovare qualcosa che vi differenzi da tutti gli altri blog. Io ci provo con l’ironia.

Oltre al tuo, qual è il blog che segui con maggiore interesse? Ne seguo molti perché sono curiosa, anche quelli che non mi piacciono. Come non ho un marchio, un cibo o uno stile preferito, non c’è nemmeno un blog che seguo con interesse, ce ne sono decine e decine, esclusi i tumbrl, che amo alla follia.

Domanda cattivella… il blog che trovi più inutile? Esistono blog inutili? Puoi farci una lista nera se vuoi. Sì vabbè è raro ci siano blog utili, siamo quasi tutti inutili: non è utile al popolo vedere me che faccio la cretina all’evento X, o le foto che scatto a raffica ai vecchini durante le mie gite alla Martesana, e nemmeno quelle che faccio ai Press Day che tanto sono cose che non si possono comprare se non dopo un anno. I blog servono per cazzeggiare, ridere, prendere spunto o ispirazione, per hobby, insomma. Poi di sicuro il mio blog è più utile di certi altri, e non faccio nomi perché oggi non ho voglia di essere polemica (perché penso poi agli sbatti che ne deriverebbero).

Quanto conta l’aspetto fisico? E il conto in banca? Se sei un cesso a pedali è molto difficile perché, o sei il genio dello styling e allora sì, va benissimo, oppure è meglio gettare la spugna prima che gli altri ti ricoprano di insulti. Poi dipende cosa si vuole comunicare, ripeto, se una bruttina che si veste da dieci e lode ha un blog io sono la prima a seguirlo, ma se si mette le scarpe a coltello Shogun e i maglioni d’acrilico anche no. Il conto in banca in teoria conta molto perché come ho già detto la maggior parte del pubblico, soprattutto piccolo, guarda quelle vestite firmate non proprio da capo a piedi ma quasi, perché attenzione, fa fighissimo dire “ho mixato l’abito Givenchy ad accessori low cost di H&M”. Poi in pratica io me ne frego. Se il blog è importante si ha anche la fortuna che le grandi aziende t’allunghino anche qualche vestito, ma ci vuole tempo.

Perchè i blogger non sono visti di buon occhio dai giornalisti della carta stampata? Perché arrivano loro più regalini, una volta esclusivamente ad appannaggio delle cariatidi della carta stampata. E poi perché il più delle volte sono delle minorenni cazzone che non capiscono una mazza di moda.

E’ vero che gli uffici stampa fanno regali ai blogger in cambio di redazionali? Certo, perché non si sapeva? Ma anche ai giornalisti della carta stampata.

La cosa che ti piace di più del tuo lavoro? E cosa non sopporti? Toccare, fotografare, e scrivere continuamente di talenti nuovi, prodotti che ritengo siano meravigliosi. E c’è n’è un’altra, conoscere persone stimolanti, che sono sempre poche ma ci sono. Non sopporto le “wannabe”, quelle che si rifiutano di seguire un percorso pensando che bastino due foto per essere le “top”, o che mancano di rispetto a chi qualche anno di esperienza in più di loro ce l’ha.

Come ti vedi tra 10 anni? Chiudo il cerchio rispondendo come sopra: una bischera patentata.