L’approccio allo Yoga crea spesso molta confusione. Molte persone sostengono di non poter praticare questa disciplina perché poco flessibili, altri invece immaginano di doversi sedere con gli occhi chiusi per un’ora intera e altri ancora hanno provato ma non si sono trovati a proprio agio con la pratica.

Vorrei sradicare questi dubbi aiutandovi a fare chiarezza sui principali stili di Yoga che si sono diffusi nel corso degli anni, rivelandovi un segreto : lo Yoga è per tutti.

Dovete solo trovare lo stile adatto a voi e considerare bene la motivazione che vi sta portando ad iscrivervi ad un corso Yoga.

Ogni stile propone una pratica diversa, il cui fine è sempre il benessere psico fisico dato dalla connessione del corpo con la mente. Uno dei significati della parola Yoga, infatti, è proprio quello di unire, collegare.

Non tutti gli stili però, rispecchiano la tradizione indiana. Alcuni sono frutto di una mera commercializzazione che riduce lo Yoga ad una pratica di fitness.

Di seguito vi illustrerò nel modo più chiaro possibile i principali tipi di Yoga che potete trovare.

HATHA YOGA

Questo è forse lo stile più diffuso. Si rifà alla tradizione indiana e da lui sono nati nuovi stili contemporanei. Adatto a tutti, prevede la pratica di posizioni a ritmo rilassato, tecniche di respirazione e, a discrezione dell’insegnante, anche di meditazione. Facilmente troverete classi rivolte sia a principianti che a praticanti avanzati. Ottimo per chi si vuole avvicinare allo Yoga, approcciandosi ai movimenti e posizioni base, incrementando la flessibilità, la forza e la calma mentale.

VINYASA YOGA

Se con l’Hatha Yoga (da cui questo stile nasce) abbiamo una semplice successione di posizioni, con il Vinyasa, il passaggio da una posizione all’altra avviene in modo che i movimenti siano coordinati dal respiro. E’ uno stile fluido ed energico, una transizione dinamica e non casuale tra le diverse posture. Un pratico esempio di Vinyasa è il famoso saluto al sole.

ASHTANGA YOGA

Anche questo è uno stile dinamico e molto intenso, diffuso in Occidente da Pattabhi Jois, uno dei più grandi maestri indiani di Asthanga Vinyasa Yoga. La pratica prevede l’apprendimento di sei serie. Ogni serie consiste nella stessa sequenza di posizioni. Una volta imparata la prima, si intensificherà la pratica passando alla seconda e così via. Le posizioni seguono un ordine preciso sincronizzato con il respiro. Dal punto di vista fisico si tratta di uno stile molto impegnativo che consiglio di praticare sotto lo sguardo attento di insegnanti esperti.

IYENGAR YOGA

Creato e diffuso in Occidente dal maestro B.K.S. Iyengar, questo stile si contraddistingue per l’attenzione all’allineamento e l’uso di sostegni quali cinghie, sedie, blocchi e cuscini. Il metodo Iyengar prevede la pratica di poche posizioni ma tenute più a lungo mentre l’utilizzo di vari sostegni permette la pratica anche a persone con gravi problemi fisici, aiutando il corpo a incrementare la flessibilità. E’ uno stile tecnico, efficace e adatto a tutti.

YIN YOGA

Uno stile dal ritmo lento e calmo. Una pratica dedicata all’introspezione che fonde le conoscenze della tradizione indiana con la medicina tradizionale cinese. Consiste nella pratica di poche posizioni, mantenute per qualche minuto e in modo passivo, lavorando sul tessuto connettivo, sugli organi, sulle emozioni e anche sulle articolazioni. Lo Yin Yoga accompagna i praticanti in un profondo ascolto di loro stessi, lasciando affiorare emozioni e allo stesso tempo incrementando la flessibilità.

KUNDALINI YOGA

Per Kundalini si intende l’energia assopita in ognuno di noi radicata alla base della colonna vertebrale. Trasmesso in Occidente dal maestro Yogi Bhajan, è uno stile che lavora sul risveglio di questa energia, un potenziale latente, sollecitato e risvegliato attraverso precise sequenze di posizioni base, tecniche di respirazione, canti di mantra e meditazione. E’ uno stile più filosofico e spirituale.

BIKRAM YOGA

Stile recente creato dall’indiano Bikram Chudhury il cui intento era quello di ricreare l’ambiente dell’India portando la temperatura della stanza in cui si pratica a circa 38 gradi. La pratica prevede sempre la stessa sequenza di 26 posizioni, una propedeutica all’altra. Questo stile viene spesso associato all’Hot Yoga, il quale però, non prevede la sequenza originale prevista nel Bikram. L’unico supporto necessario in questa pratica è l’asciugamano per l’alta sudorazione.

Non sono pochi gli stili di Yoga e nessuno può essere considerato migliore o peggiore dell’altro.

Bisogna solo scoprire quello più adatto a noi, al nostro corpo, alle nostre esigenze e alla nostra personalità, senza dimenticare che il fine ultimo è lo stesso per ogni tipo di Yoga: benessere fisico e mentale.

Inoltre non è da escludere la possibilità di praticare più stili.

Il mio messaggio è che lo Yoga è davvero per tutti e spero di avervi aiutato a fare una scelta più attenta e consapevole.

Buona pratica!