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Francia e Italia sono spesso in competizione. Dal calcio alla cucina, dal vino al formaggio. In realtà, sono due paesi che si completano e che avrebbero molto da imparare l’uno dall’altro. Oggi, da francese DOC, rubo il posto alla nostra food editor il tempo di un pezzo, e vi stilo una lista di sette specialità francesi da provare almeno una volta nella vita.

  1. Les Moules Frites

No, non si tratta di cozze fritte, bensì di cozze abbinate alle patatine fritte. Un piatto che ha ovviamente influenze belga ma che si mangia in tutta la Francia, specialmente (ovviamente) al mare. Non è estate senza un bel piatto di moules frites à volonté (molti ristoranti propongono questa formula, ossia cozze e patatine a volontà per 15-20 euro circa). Le cozze vengono preparate in molti moltissimi modi, dal più mediterraneo con pomodoro e basilico, al più esotico con curry e altre spezie, ma il migliore in assoluto è il più semplice: alla marinière con vino bianco, cipolla e prezzemolo.

2. La salade de chèvre chaud

Uno dei piatti migliori da ordinare in una brasserie, per non cedere ogni volta alla tentazione del solito “steak frites”. Leggero ma non troppo, è sempre delizioso pur essendo semplicissimo e quindi facile da riproporre anche a casa. Un letto di lattuga, un po’ di bacon abbrustolito, e dei crostini sui quali verrà adagiato del formaggio di capra fatto leggermente grigliare in forno. Un po’ di condimento, et voilà!

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3. Le Boeuf Bourguignon

Questo invece è un bel piatto tradizionale e impegnativo, non alla portata di tutti. Ed è meglio così. Il boeuf bourguignon, piatto ricco di manzo e verdure cucinato in una cremosa salsa di vino rosso, deve essere degustato soltanto a casa di chi lo sa fare bene. Sarebbe meglio quindi scegliere “locale” ed evitare di ordinarlo nei ristoranti specialmente con menù turistici. Perché? Perché il segreto per un buon boeuf bourguignon sta in una cottura lenta e una preparazione curata, tanto amore in pentola ma soprattutto: in un OTTIMO vino scelto per la salsa. Quest’ultimo essendo fondamentale, il boeuf bourguignon non ammettendo risparmio, risparmiatevelo voi in un ristorante qualunque.

Boeuf Bourguignon

4. La Quiche Lorraine

Specialità dell’est della Francia, anche questa è uno dei piatti favoriti delle brasserie, e ancora una volta, un piatto tanto buono quanto semplice e rapido. Se in Italia le torte salate sono spesso mangiate in antipasti oppure in secondo, in Francia esse sono veri piatti unici, da mangiare calda, e con un’insalata. Uova, lardo, cipolle fatte soffriggere. Pepe, sale, panna (o meglio, crème fraîche), una pasta brisée e “les jeux sont faits“. Come variante, si potrà aggiungere un goccino di vino bianco con le cipolle, un po’ di emmental sopra, oppure una manciatina di prezzemolo nell’impasto.

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5. La Salade Périgourdine

Si sa. Nella tradizione francese, una delle specialità più pregiate e amate (ma anche odiate) è il Foie Gras. Personalmente io lo preferisco da solo, con qualche fetta di pane tostato, o, ancora meglio, di pan di spezie, e con un bicchiere di vino Sauternes,

Specialità del Sud Ovest, una delle Regioni in cui si mangia meglio in Francia, viene spesso mangiato nella tradizionale Salade Perigourdine, che include: il Foie Gras, il Confit de Canard (cosce di anatra conservate nel grasso: una delle cose più buone del mondo a mio avviso ma sì, potrei essere di parte), magret de canard essiccato (petto di anatra o oca molto grasso e fatto a fettine), prosciutto crudo, gésiers de canard (stomaco dell’oca o dell’anatra), patate calde a fette, fagiolini tiepidi, pomodorini, crostini e a piacere se lo si vuole, noci e uvette, e qualche uova di quaglia. Tutto qesto ovviamente su un letto d’insalata. Una bomba calorica… orgasmica.

6. Le Cassoulet

Tanto per rimanere in zona Sud Ovest, un’altra ricchissima ma ottima specialità. Un piatto ricco, cucinato con fagioli bianchi, cosce di anatra o di oca “confit”, salsiccia di tolosa, carne di maiale, cotenna, lardo carote e cipolla. Da consumare di preferenza d’inverno… per ovvi motivi…

7. Les crêpes

Tanti le comparano alle piadine. Ma non c’entrano nulla. Tanti italiani non le considerano nemmeno un piatto, forse perché abituati alla solita crêpe alla nutella del baracchino. A loro, ma anche a tutti gli altri, consiglio vivamente di andare in una vera crêperie. In Bretagna. In riva al mare. Consiglio loro di scegliere due delle più semplici che ci siano. Una complète, una galette di grano saraceno farcita con prosciutto cotto, emmental e uova ad occhio di bue, seguita con una semplicissima crêpe burro e zucchero. Il tutto, accompagnato rigorosamente dal sidro di mele. La semplicità paga sempre, soprattutto in questo caso.