Un figlio sì oppure no? Com’è diventare mamma? Qui 15 cose da sapere prima di lanciarsi nell’avventura.

  • Non serve spendere troppi soldi nei giocattoli. Tu li comprerai lo stesso perché vuoi mettere l’ebbrezza di poter tornare a giocare con i Lego, i supereroi e le principesse? I bambini piccoli però preferiscono di gran lunga le bottiglie di plastica, i cucchiai di acciaio da buttare sulle piastrelle e la carta da fare a pezzetti.
  • Vale la pena sì spendere soldi nei pannolini. Ecco uno dei casi in cui la qualità si paga. Ben presto te ne accorgerai.
  • Non è vero che non dormirai più. O meglio… potrebbe anche essere ma non è detto. In ogni caso, tu resisti sempre di fronte al terrorismo genitoriale. Non farti condizionare mai.
  • Non tutte diventano mamme allo stesso modo nè allo stesso momento. C’è chi già si sente mamma quando cerca di concepire un figlio. Chi invece non appena vede il test di gravidanza positivo. Chi quando inizia a sentire muovere il bambino. Chi al momento del parto, e chi dopo. Non c’è nessuna regola né tantomeno amore di diverse misure. Ci sono donne. Diverse le une dalle altre. Nulla di più banale.
  • Peppa è una stronzetta viziata. Non biasimare i genitori di Masha… scommettiamo che anche tu avresti voluto abbandonarla nel bosco dopo 10 minuti? E sì, le Winx sembrano delle poco di buono con quei vestiti striminziti e quella camminata zoccoleggiante… Ma pure tu, non far la bigotta e ricordati di Pocahontas e quella sua bocca a culo di gallina così come di quella gatta morta di Kiss Me Licia…
  • Perderai i capelli durante l’allattamento. Intaserai la doccia. Ma poi passa.
  • Toccare la pancia di una donna incinta porta bene dicono. Anche tirar un ceffone a chi lo fa senza permesso. Almeno… mi pare di averlo sentito per davvero.
  • Il tuo corpo cambierà dopo la gravidanza. Inutile prenderci in giro. Ma quello che non ti dicono è che potrebbe anche cambiare in meglio. E tu potresti amarlo persino più di prima.
  • Non importa se allatterai al seno o meno. Non importa se leggerai Tracy Hogg o Eduard Estivill. Non importa se userai il metodo danese o il metodo maman. Per crescere bambini felici non servono libri, solo genitori felici.
  • Non accettare di far parte di nessun gruppo WhatsApp. Prima o poi verrai di default inserita in quello della scuola materna. Prima di allora EVITA.
  • Google non è il pediatra. Google non è il pediatra. Google non è il pediatra. Google non è il pediatra. Google non è il pediatra…
  • Non guarderai più il cielo come prima. Né tantomeno le nuvole e le stelle. Inizierai a contare le strisce pedonali e i gradini delle scale.
  • Ti capiterà di canticchiare le canzoni dello zecchino d’oro. Riuscirai molto di rado a guardare un telegiornale per intero. Sarai più informata sulle vicende di Mister Patata che sulla politica estera. E forse meno male… perché non guarderai mai più un telegiornale come prima.
  • Avrai paura. Tanta paura. Paura sempre. Paura che ti capiti qualcosa. Paura che gli capiti qualcosa. Paura di sbagliare. Paura di non farcela. Paura di non esserci più. Paura di non vederlo crescere. Paura del mondo nel quale viviamo. Paura della guerra. Paura dell’umanità.
  • Ma la buona notizia è che piano piano imparerai a convivere con questa paura. Imparerai a gestirla e a dominarla. E ci riuscirai a tal punto di essere pronta a ricominciare tutto da capo. Perché tutto sommato, questa sarà l’avventura più forte e incredibile della tua vita.