Quando incontri Chiara Corridori, una delle giovanissime e più richieste top model di tutto il sistema moda, i messaggi trasmessi sono molto chiari, diretti ed evidenti. Ovvero capisci al volo come il concetto fisico e mentale di grazia, classe assoluta, allure internazionale e perfezione, possano amalgamarsi – in un colpo solo – in un totale equilibrio di forza, carattere, impegno, valori e tenacia.

E che la top – presente anche questa stagione sulla passerella di Valentino.. ma anche in quelle di Armani, Dolce & Gabbana (che l’hanno voluta ora anche per la loro Alta Moda a Napoli), Antonio Marras, Schiaparelli e molti altri – abbia nel suo dna la tempra, sensibilità, fierezza e quella grinta tipica delle donne sarde (lei è di Cagliari), non è per nulla una cosa da poco.

Lei, giovane e bellissima davvero – con la sua moderna classicità –  è la donna di oggi che è riflesso attuale di chi detta lo stile ma che al successo preferisce “in primis” l’impegno costante, assiduo, quotidiano, ovvero quel lavoro duro e meticoloso rivolto a far si che tutto venga fatto solo e sempre al meglio.

Chiara Corridori (The Manhattan Edit per Maje)
Chiara Corridori (The Manhattan Edit per Maje)

E che il suo lavoro lo stia facendo ai massimi livelli è ormai cosa nota. Richiestissima sulle passerelle delle più importanti Maison internazionali, oggi la sua vita è in viaggio …. costante..  Eccola allora tra Parigi, Milano, New York, Londra ….. dove tutto è veloce, veloce, veloce tra un aereo e l’altro, tra couture e prêt-à-porter. E poi nei momenti di calma la Sardegna, terra natìa e culla rassicurante di relax, silenzio e famiglia. Ho incontrato la top model questa settimana per Focus On per parlare con lei del suo lavoro, delle sue passioni, della sua carriera e dei suoi sogni ….. come per esempio di quando voleva diventare una ballerina classica.

E’ vero che volevi diventare una ballerina classica? E’ vero… faccio danza classica da quando ero piccina, e l’ho fatta per circa dieci anni abbandonandola un periodo solo per la ginnastica artistica  .. ma poi sono tornata alla classica che è sempre stata davvero la mia passione. Il mio sogno era infatti quello di dedicare la mia vita a questo facendolo diventare il mio lavoro. Poi le carte in tavola sono cambiate… e non completamente per il mio volere …. La vita a volte è davvero particolare per le strade ed opportunità che ti presenta…

Chiara mi racconti che cosa c’è di sardo nella tua personalità? (Ride divertita) .. Guarda Marco, hai presente il granito di Sardegna. Ecco forse sono così .. ovvero una persona tosta, nel senso che quando voglio un qualcosa, lotto e vado avanti con determinazione e deve essere quella e fatta solo in quel modo. Questo è il mio carattere sicuramente, ma credo sia anche una delle caratteristiche delle persone sarde… che non si arrendono, sono tenaci, testarde, determinate … ripeto… “toste”.

Catalogo Emporio Armani SS 2016
Catalogo Emporio Armani SS 2016

Sei una poco elastica quindi? Diciamo che se desidero e lotto per una cosa, questa deve essere così, nel modo in cui la chiedo.. Per quanto riguarda la Sardegna invece quando ci vivevo e come può succedere a tutti i ragazzi/e della mia età .. mi stava un po’ stretta, da quando non ci vivo più e sono spessissimo in viaggio mi manca davvero tutto della mia isola. Mi manca il clima, il mare … e molto altro.

Ci torni spesso? Cerco di tornarci almeno una volta al mese, massimo ogni due mesi. Il primo weekend libero prendo un aereo e scappo là.

Tu stai facendo una carriera ben ponderata ma che sta andando sempre più forte. Hai fatto la passerella di Valentino, Armani, Dolce & Gabbana, Schiaparelli, Antonio Marras e tante altre … Mi racconti come hai iniziato? Davvero per caso. Ero a Milano (era il 2010). Ero con mia madre per fare un’audizione alla Scala, perché ripeto ho fatto danza e fare la ballerina classica è sempre stato il mio sogno. Era il giorno del mio quattordicesimo compleanno ed ero per strada con mia madre. Mentre camminavamo incrociammo un uomo che facendo jogging ci veniva incontro .. Ricordo che ci fermò e mi chiese se volessi fare la modella. Era l’agente della mia attuale agenzia di Milano. In quel momento, non partì tutto subito, io non ero pronta e non ero interessata .. volevo ripeto fare la ballerina classica. Dopo quell’incontro sono passati due anni e in tutto questo arco di tempo .. le persone, anche sconosciuti, continuavano a dirmi che avrei dovuto fare la modella…. e che quella sarebbe stata la mia carriera ……

Elle Italia (Foto di Oliviero Toscani).
Elle Italia (Foto di Oliviero Toscani).

Ma tu eri già interessata alla moda? No per nulla. Ma alla fine mi sono incuriosita. Iniziai per gioco senza sapere neppure di cosa si trattasse nello specifico. Dopo due anni da quell’incontro, sono tornata a Milano e feci un meeting in Elite e Leo (l’agente che mi aveva fermato due anni prima per strada), mi ha subito riconosciuta e la stessa mattina, sono uscita dall’agenzia con un contratto in mano. Quando uscimmo con mia madre ricordo mentre camminavamo per Via Tortona .. che continuavo a chiedermi: “non so cosa accadrà, non so che cosa devo fare … perché sono qua” … Iniziai partecipando all’Elite Model Look dove arrivai tra le finaliste. Da lì ho iniziato piano piano a lavorare …  Solo dal 2015 lavoro full time, perché prima ho voluto finire il liceo.

Che cosa è successo poi? Guarda l’anno scorso ripeto, che è stato l’anno della maturità (classica)… … tutto è stato davvero pesante. Ho dovuto fare tantissime assenze, gli insegnanti e la preside mi sono stati molto vicini e mi hanno dato il tempo di recuperare. Studiavo e lavoravo e sai spostarmi dalla Sardegna ogni volta non era semplice … ed immediato. Perciò durante l’anno scolastico lavoravo principalmente in direct booking…

Chiara Corridori sulla passerella dell'Alta Moda di Dolce&Gabbana. Napoli, luglio 2016
Chiara Corridori sulla passerella dell’Alta Moda di Dolce&Gabbana. Napoli, luglio 2016

Che cosa vuol dire direct booking? Significa che non potevo fare personalmente i casting..  . L’agenzia mandava perciò i miei book e le mie polaroid ai clienti e mi proponeva senza farmi vedere. Quindi per spiegarmi meglio… al casting vai tu direttamente e invece con il Direct booking no… non ti vedono prima di persona. Ma è andata ugualmente molto bene perché mi confermarono all’ epoca per due campagne di Armani Jeans e per il catalogo di Emporio Armani.

Che cosa pensi sia piaciuto di te a Giorgio Armani? Guarda la donna Armani penso sia super definita, alta, magra e classicamente moderna. Se tu rientri nella tipologia della sua donna… (anche se non sei una top model) … ma una ragazza che la rispecchia nella sua tipologia di stile ed eleganza…. allora lavori con lui e magari puoi anche aprire la sfilata. Io ricordo che la prima volta che lo incontrai, era prima di scattare il catalogo di Emporio, eravamo in una stanza dove facevo una prima prova capelli e ad un certo punto ho visto che tutti coloro che erano intorno a me si sono irrigiditi.. era entrato Giorgio Armani. Ricordo che mi mise personalmente le forcine nei capelli per far vedere alla ragazza che mi pettinava che cosa esattamente e nello specifico volesse. Ricordo benissimo il primo incontro, mi chiese chi fossi e da dove arrivassi.. Parlammo della Sardegna… dei miei genitori … volle sapere a chi dei due assomigliassi .. Questo è stato il mio primo incontro con lui…  

Valentino Haute Couture ( Fall-Winter 2016-2017)
Valentino Haute Couture ( Fall-Winter 2016-2017)

Che ricordi hai invece e come hai iniziato a sfilare per Valentino? (All’epoca i Direttori Creativi erano ancora assieme Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli .. prima della loro separazione). Io avevo fatto già dei casting per loro e non era mai andata bene… Una sera ricordo che ero a Parigi, a cena … ero appena rientrata a casa da una giornata pesante di sfilate, casting ed appuntamenti e mi chiamò la mia agente di Parigi che mi disse che dovevo correre subito da Valentino. Io ero molto felice … ma sono sincera un po’ dubbiosa ed impaurita perché spesso sai fai solo dei casting e poi tutto finisce li. Alle 9 di sera ricordo che arrivai di corsa in Place Vendôme ed effettivamente mi stavano aspettando. Stavano facendo i looks… Si stava facendo sempre più tardi  … ad un certo punto mi presentarono Maria Grazia (all’epoca ancora da Valentino) e Pierpaolo che mi riempirono di complimenti… Ma tutto finì li …. E rientrai a casa …… Cioè nessuna conferma al momento. La sfilata era dopo due giorni.  A mezzanotte ricordo che arrivò la mia scheda e tra i vari appuntamenti del giorno dopo c’era quello dei looks da Valentino… Ma io continuavo a non illudermi e questo continuò ancora il giorno dopo fino a quando non vidi il mio nome Chiara sulle schede definitive … ero stata confermata.

Che ricordi hai di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli? Ti posso dire che ho un ricordo bellissimo, ovvero di due persone che con me sono state adorabili. Intendo dire che sono delle persone attente anche alle piccole cose.. Ti faccio un esempio … ci eravamo appena incontrati e in quei giorni di totale caos e impegni lavorativi … si ricordavano per dire anche il mio nome … Ti dico questo Marco e magari tu puoi pensare che sia una cosa normale … ma io ti dico che incontrandomi per la prima volta e in tutta quella marea di stress, impegni, meeting dove tutto è molto veloce … ricordarsi anche il nome di una persona che loro all’epoca non avevano mai visto… non è normale .. ma invece solo un aspetto tipico di persone molto attente e precise come sono loro due.

Invece volevo chiederti. Facendo tante sfilate come fai tu … come riesci ad immedesimarti  – in quei venti minuti, il tempo della sfilata – nel tipo di donna che lo stilista ti chiede di essere in quel momento o in quella stagione? Sono anche meno di venti minuti..  Diciamo che sei quasi un’attrice. Guarda ti posso dire che vieni ispirata dai vestiti che indossi, da ciò che ti dice il designer, dal mood della collezione che magari fa si che la tua camminata sia magari più strong, più fluida, più lenta e così via … Così come sono importantissimi gli occhi: che sorridono, oppure più ammiccanti, più sexy o più dolci o sognanti .. tutto dipende da cosa lo stilista vuole trasmettere quella stagione… Ma l’attitude ce l’hai anche dalla musica mentre stai sfilando e da tutta l’atmosfera di quel momento.

Chiara Corridori
Chiara Corridori

Cioè praticamente è tutto l’insieme dici che ti dà la spinta ad interpretare al meglio il tipo di donna della collezione? Esattamente. Guarda ti faccio un esempio.. ho fatto tra le mie sfilate, anche Richmond che comunque ha una tipologia di donna strong ed io non avevo mai interpretato questo tipo di donna … e ti posso dire che è stato super-divertente rivestire anche questo ruolo …con la camminata decisa …  dove arrivi davanti ai fotografi fai la tua posa con lo sguardo un po’ cattivo … fidati che ti viene quasi naturale … sei proprio ispirata da tutto l’insieme.

Chiara invece volevo chiederti … quali sono le caratteristiche per le quali tu solitamente vieni scelta? Mi spiego meglio … quali sono i tratti che ti caratterizzano come modella? Guarda fisicamente penso di avere dei tratti molto definiti e precisi nel senso che penso di essere una bellezza classica, oggettiva. In questo ambiente poi è richiesto un carattere forte dove devi essere in grado di creare con le persone un certo feeling, una certa atmosfera lavorativa. Devi essere solare, saper interagire con la gente ed essere davvero super professionale… Credimi essere solari, molto professionali e … mettere tutti nelle condizioni di lavorare bene è fondamentale. …. Ti faccio un esempio … la ragazzina di turno .. col carattere difficile .. capriccioso o con il broncio, può attirare inizialmente … ma alla lunga non funziona … le persone si stancano.

Chi sono tra le tue colleghe quelle alle quali ti senti più vicina e che stimi particolarmente? Il legame più forte è sicuramente con Vittoria Ceretti con la quale siamo molto amiche e con la quale siamo arrivate finaliste all’Elite Model Look nel 2012.. senza che però vincesse nessuna delle due. Abbiamo passato assieme delle estati stupende e fatto delle esperienze fantastiche, ci vediamo quando siamo in viaggio sia a Parigi che a New York e credimi questo è molto importante perché in questo lavoro creare dei legami è molto difficile. Con Vittoria c’è però un’amicizia molto profonda… con questo voglio dire che se tu lo vuoi e ci credi, in questo ambiente si possono avere delle vere amiche. Soprattutto a Parigi, grazie alla vita nei Models apartment, ho costruito molte nuove amicizie, a cui tengo.

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Una delle più grandi top model degli anni 90 una volta durante un’intervista, disse che nel vostro lavoro se non hai i piedi ben attaccati a terra si rischia di perdere la testa. Che cosa ne pensi di questa frase e che rapporto hai con il successo? Guarda credo che questa frase sia vera. La carriera può essere più o meno veloce e ci sono delle ragazze che vengono scoperte e dopo 2 mesi sono già delle Top Model ed altre invece che hanno magari una carriera più lenta. Ribadisco il concetto che è un lavoro dove devi avere i piedi ben attaccati a terra.. nel senso che passi dall’essere una ragazzina magari sui banchi di scuola e ad essere catapultata a soli sedici anni in un mondo lavorativo totalmente diverso da quello tuo normale quotidiano. Poi mi chiedi del successo.. e ti rispondo che sinceramente non è quello a cui punto … il successo viene dopo. Io invece punto a fare – ma perché sono io così caratterialmente – tutto sempre bene e al meglio… di qualunque lavoro si parli.

Chiara quali sono le cose importanti per te? Guarda Marco, sicuramente gli affetti. E ti assicuro che essere lontana da casa non è semplice con tutti i momenti di solitudine che si possono attraversare. E ci sono dei momenti nei quali ti sembra che tutto vada male perché magari qualcosa in cui speravi non è andata a buon fine. L’abbraccio di mia madre, del mio fidanzato o di un vero amico con cui sei cresciuta….. queste sono le cose importanti.

Tu sei giovanissima e non hai vissuto l’epoca delle supermodel degli anni 90, che all’epoca avevano preso un po’ il posto delle attrici.. per esempio penso a Linda Evangelista, Claudia Schiffer e molte altre. Volevo chiederti, dato che questo sistema lo vivi quotidianamente in giro per il mondo, nella moda che periodo stiamo vivendo? Pensi che stia tornando piano piano il periodo del super model … oppure no. Le  top degli anni 90, erano delle icone. Se tu chiedi per strada ad una persona qualsiasi chi è Claudia Schiffer o Naomi Campbell tutti sanno chi sono..  perché sono riuscite a diventare dei personaggi anche fuori dal settore della moda. Non lo so … Ovviamente ci sono anche oggi le Top bellissime e super richieste, ma io credo che gli anni 90, siano stati un periodo ed un momento speciale nella moda che non so sai se tornerà…

Quali sono invece le caratteristiche che definiscono il tuo stile personale anche nel tuo modo di vestire? Mi piace in genere uno stile elegante e raffinato… classico ma con quel tocco di ricerca.

Chiara sei timida vero? Marco sono riservata ed in questo lavoro la timidezza devi vincerla, non puoi permetterti di esserlo troppo perché anche quando arrivi ad un casting nel momento in cui entri in una stanza, devi lasciare il tuo segno davvero in tre secondi. Credimi la differenza la fai anche solo da come apri una porta.. per entrare a farti vedere.

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Quali sono i tuoi prossimi progetti che mi puoi anticipare? Sicuramente continuare a fare questo lavoro.. Vediamo come va quest’anno… poi ti saprò dire … al momento va bene così….

Con chi ti piacerebbe ancora lavorare? Potrei farti tanti nomi .. da Dior, a Saint Laurent, Chanel, Versace … mi piace vedermi in vesti diverse, vediamo cosa accadrà.

C’è una donna alla quale un po’ ti ispiri, che ti piace particolarmente e nella quale un po’ ti riconosci e che ammiri? Sicuramente mia madre, con la quale c’è un legame molto stretto. Lei mi consiglia … mi sta vicino…

Che cosa ti piace fare quando non lavori, come ti rilassi? Dipende da dove mi trovo. A Milano per esempio c’è il mio fidanzato..  Mi piace passeggiare ed esplorare sempre le città che conosco poco… lo faccio spesso a Parigi.

Noi sardi abbiamo un rapporto molto stretto con la nostra terra… immagino che per te sia lo stesso. Che cosa ti commuove della tua isola? Marco, la Sardegna mi manca … ed ogni volta che ci torno io mi commuovo sempre… il nostro rapporto, quello di noi Sardi con l’isola è unico …. E solo noi possiamo capirlo.