alberto moravia

Nasceva 108 anni fa, il 28 novembre del 1907, Alberto Moravia, conosciuto come scrittore, ma anche giornalista, saggista e drammaturgo, oggi ritenuto come uno dei romanzieri più rilevanti del XX secolo.

Il suo vero nome è Alberto Pincherle, cambiato in Moravia, il cognome della nonna paterna. Moravia trascorre la sua prima infanzia in modo un po’ solitario: nel 1961 Alberto Moravia si ammala di tubercolosi ossea e, a causa della malattia non frequenta la scuola in modo regolare; dal 1921 al 1923 è costretto a passare in casa molto tempo per la degenza, così inizia a scrivere “Gli indifferenti”, il romanzo su cui lavora per 3 anni.

Alberto Moravia ha, inoltre, l’opportunità di avvicinarsi a grandi nomi quali Dostoevskij, Joyce, Goldoni, Shakespeare, Moliére, Mallarmé e Leopardi.

Lo stesso Moravia definisce la malattia un fatto che ha inciso sulla sua sensibilità in maniera determinante, da cui tuttavia non guarì mai del tutto.

Il suo primo racconto viene pubblicato nel 1927: “Lassitude de courtisane”, tradotta in italiano in “Cortigiana stanca”.

Lo stile della scrittura di Moravia è semplice ed essenziale, caratterizzato dall’uso di un vocabolario comune, utilizzato in una sintassi elegante e ricercata.

“Gli indifferenti” riscuote subito un grande successo e Alberto Moravia inizia subito a lavorare al suo nuovo progetto letterario “Le ambizioni sbagliate”, che però non raggiungono la celebrità di “Gli indifferenti”. Il mancato successo lo spinge a recarsi in america dove resta per cinque mesi, continuando la collaborazione con alcune testate.

Nel 1936 conosce la scrittrice Elsa Morante, che sposerà nel 1941 a Roma. Il matrimonio dura fino al 1962, quando Moravia inizia una relazione con Dacia Marani.

Tra le opere di Alberto Moravia troviamo: “La romana”, “Il conformista”, “La mascherata” (rappresentata al Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Giorgio Strehler), “Racconti romani”, “La ciociara”, “La noia” e “L’attenzione”.

Alberto Moravia si spegne nel 1990 a Roma, la sua città.

Crediti: ilcorsomercurio.org