Ok, siamo sinceri. Quante volte vi è capitato di ricevere un regalo indesiderato? A Natale è ormai praticamente di routine. Che siano fidanzati, amici o parenti, non tutti, ahimé hanno il buon gusto tanto desiderato, e a volte capita che scartare i regali si trasformi in un vero e proprio incubo!

1. La lingerie sbagliata. Quindi: chi dice Natale dice Capodanno e dice Rosso. Ora, sì, è vero, il rosso è un must a Natale. Ma usiamolo con parsimonia. Un anno, un mio ex mi regalò un completo sexy (molto sexy e molto trash) di “mamma Natale” (che di mamma non aveva proprio nulla). Ridicolo a parte, aveva anche sbagliato di una misura il reggiseno e di DUE gli slip. Consiglio: andate sul tradizionale please… E se proprio volete osare con un completo torrido… come minimo puntate su Agent Provocateur. Sexy sì, ma con classe!

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2. L’elettrodomoestico. Io non conosco nessuno, ma proprio nessuno eh, anche se mi sforzo a cercare, che sia felice nel ricevere un frullatore, un ferro da stiro o un aspirapolvere (sì, nemmeno se è un Folletto). Una celebre pubblicità di un brand americano di lingerie diceva “Regalami tutto ciò che desidero, niente di cui abbia bisogno“. Più chiaro di così si muore. La regola del “eh ma ci serviva proprio” a Natale non vale. Mi dispiace. Consiglio: se proprio non potete farne a meno allora puntate sul design. Un piccolo elettrodomestico Smeg o una planetoria KitchenAid dalle tinte pastello potranno andare alla grande!

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3. Un anello di fidanzamento. Sarò sarcastica, sarò villana, sarò ingrata… va bene… ma sfruttare Natale per prendere due piccioni con una fava non mi sembra corretto. Sì. Sono una ragazza viziata e se mai devo ricevere un diamante accompagnato da una proposta speciale, voglio sia un momento unico. E va bene… sì, voglio anche il regalo di Natale! Consiglio: Se proprio non potete fare a meno del diamante “natalizio”, a questo punto che la proposta sia degna di un video natalizio di Tiffany & Co.. Il diamante pure. Ovvio.

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4. Il regalo che non arriva. Esempio: se mi parli per due mesi di un paio di Sergio Rossi sondando anche numero e colori preferiti, non aspettarti i salti di gioia se poi sotto l’albero ad aspettarmi c’è una borsa in similpelle. No, l’ironia sotto l’albero non la gradisco. Consiglio: a questo punto c’è poco da dire. Zitto, o risparmia.

5. Il bagno doccia. Sì sono seria. C’è gente che regala il bagnodoccia. Consiglio: no, davvero… a meno che non sia un prodotto bio super bio, derivato da latte di cocco appena raccolto in Polinesia oppure arricchito da polverina d’oro da poter raccogliere sulla pelle asciutta, ehm, tranne in questi casi particolari, ehm, no, davvero.. non vedo dove sta la “magia natalizia”. Né tantomeno il messaggio che dovrebbe racchiudere. Ma poi mi chiedo: cosa si scriverà mai sul biglietto d’auguri? “A XX con tanto amore e profumo di pulito”?

6. Un pigiama. Sarò sincera. A me il pigiama piace. Ma tanto proprio. Ci passerei quasi la giornata intera. E d’inverno mi piace indossarlo subito non appena torno a casa. Sono sì una fashion addicted, eppure il mio outfit preferito è un bel pigiama a quadri o con disegni spiritosi. Un anno però, un mio amico mi ha confidato che regalare un pigiama equivale ad augurare a quella persona di “andare in ospedale”. Superstizione e credenze a parte, a questo punto eviterei. Consiglio: i pigiami del mercato in cotone nelle scatole di carta anche no, grazie. Al massimo puntiamo su completi cosìddetti “homewear” con disegni e messaggi divertenti.

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7. Il regalo fotoricordo. Non so neanche come abbia fatto a comparire soltanto al punto 7! Questo a mio avviso potrebbe essere il peggio del peggio. Io pensavo che gli anni 2000 e qualcosa lo avessero finalmente portato via lasciando che fosse soltanto un vago ricordo tra il peggio degli anni ’90. Parliamo del kitsh del kitsh. Ossia i cuscini a forma di cuore, le t-shirt o altre tazze “tappezzati” di fotine romantiche scattate durante la vacanza al mare, il primo San Valentino insieme oppure l’ultima cenetta.

8. Il regalo “bastardo”. Esempio: vedi sopra. Quei regali di cui ti vorresti tanto sbarrazzare eppure non puoi. Uno, perchè ahimé non sono riciclabili. Due, perchè in fondo un cuore ce l’hai pure tu e mica puoi buttare in pattumiera un ricordo del vostro amore, così trash che sia…

9. Un complemento di arredo. Di solito viene sempre regalato da un parente, “meglio” (ovviamente) se un po’ anziano e mica troppo attento alle ultime tendenze. “Ho visto che non avete i centrini… così ne ho preso una dozzina!” AIUTO! E il discorso vale per l’orologio da muro ultra colorato e con elementi marini… i cuscini leopardati… (no ma dico, non lo vedi che la mia casa è tutta in stile shabby chic???) o per le statuine o statuette di varie grandezze. “A me piacevano così taaaanto“. Ecco sì. A casa tua. Menzione speciale per i regali “religiosi”. Crocifissi, piccoli Buddha o altri simboli di cui avremo addirittura timore a sbarazzarci!

10. Un animaletto. Al giorno d’oggi pare vada di moda regalare animali. Non sto scherzando. Criceti oppure conigli, per la precisione. Ora siamo seri un minuto. A meno che la persona a ricevere il regalo sia un membro di un’associazione per la tutela degli animali… mah… stiamo scherzando? Ma non si usa più regalare una bella scatola di cioccolatini oppure un bel libro? Che ne so… una sciarpa, un maglioncino, un plaid bello caldo? Io dico no, no e no. Gli animali non sono giocattoli! Se proprio non potete evitare fate come tutti: investite in un bel peluche! Per Dio!